Medicina, in rete due compiti: «Test regolare»
I risultati dell’indagine del Ministero sulla prova del 20 novembre. Saranno annullati solo i moduli di chi li ha diffusi e di chi ha detto di aver copiato

I risultati del primo appello del semestre filtro di Medicina sono attesi per gli inizi di dicembre, ma arrivano già alcune risposte: quelle relative alle presunte irregolarità denunciate al termine della prova.
Con in testa l’Udu (unione degli universitari) di Padova che aveva prospettato un ricorso collettivo per le presente irregolarità emerse durante la prova dello scorso 20 novembre.
Le «brutte copie» fotografate e fatte circolare dopo il test sono, infatti, soltanto due: una a Napoli e un’altra a Catania. Diffusione che sarebbe avvenuta soltanto al termine della sessione.
La ricognizione del Ministero
È questo il quadro emerso, a quanto si è appreso, dalla ricognizione avviata nei giorni scorsi dal ministero dell’Università e della ricerca per verificare l’eventuale presenza online di immagini riconducibili ai compiti d’esame validi per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Le foto circolate sui social e nei gruppi privati riguarderebbero soltanto le domande, senza le risposte, e coinvolgerebbero, quindi, due casi – una prova svolta alla Federico II del capoluogo campano e un’altra all’università della città etnea – a fronte di 160 mila compiti svolti da 55 mila candidati in 44 atenei.
I test, comunque, sono ancora anonimi. Soltanto quando saranno associati ai nominativi degli studenti sarà possibile attribuire i moduli diffusi online ai candidati coinvolti. A quel punto le loro prove – nei singoli casi – saranno annullate. L’appello di Medicina, infatti, resta valido, come avevano rassicurato sia la ministra Anna Maria Bernini, sia i rettori, il giorno successivo al primo appello, quando si era sparsa la notizia delle immagini finite sul web e nei gruppi privati. E non dovranno ripetere l’esame neppure gli studenti della Federico II e dell’ateneo di Catania: l’annullamento riguarderà esclusivamente chi ha diffuso il foglio con le domande.
Cosa succede a chi ha copiato
Ci sono altri studenti, però, che rischiano di aver compromesso la validità della propria prova. «Io ho copiato», hanno ammesso infatti pubblicamente, con un po’ di leggerezza, diversi aspiranti medici in alcuni commenti sui social. C’è chi tra loro ha auspicato persino di incontrare i propri compagni di semestre filtro in sala operatoria, in futuro.
Messaggi raccolti nel corso della stessa ricognizione del ministero e che verranno trasmessi alla polizia postale con il fine di identificarne gli autori e verificare che abbiano realmente svolto le prove. Ma è evidente che gli studenti “onesti” non possono avere la certezza che molti altri non abbiano copiato come i due “sfrontati” che si sono vantati sui social.
A Padova sono stati 2.867 gli studenti che hanno partecipato alle tre prove di esame, anche se gli iscritti erano 3.259. In molti dunque avevano rinunciato al primo appuntamento, puntando tutto sul secondo appello che è in programma il 10 dicembre. Tutti gli studenti hanno ottenuto 18 crediti che coprono quasi interamente l’offerta formativa del primo semestre. Quelli che non entreranno in graduatoria potranno iscriversi ad altri corsi mantenendo gli esami sostenuti. —
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