La storia di Chiara, al posto fisso in ufficio alla vita serena in vigna: «Volevo essere libera»

La vignaiola di Feltre ha lasciato il lavoro con contratto indeterminato:

«Cercavo autonomia e maggiore indipendenza per il bene dei miei figli»

Alessandro Michielli
Chiara Perotto, originaria di Villapaiera, Feltre
Chiara Perotto, originaria di Villapaiera, Feltre

Da impiegata con contratto indeterminato a vignaiola con un ettaro e mezzo di terra. È la storia di Chiara Perotto, originaria di Villapaiera (Feltre) e titolare dell’azienda vinicola Pian di Colle a Colderù, Lentiai.

Il sogno di diventare autonoma e vicina alla famiglia

Il sogno di Chiara, madre di due figli, era quello di diventare autonoma e stare vicino ai suoi bambini, coltivando allo stesso tempo la passione per il vino naturale. Un’opportunità che si è concretizzata nel 2008: «Sono entrata nella viticoltura nel 2008», afferma Chiara Perotto. «In quell’anno mi hanno proposto di piantare un vigneto sperimentale, in collaborazione con Veneto Agricoltura. Siamo andati avanti con questo progetto, ma in realtà non avevo idea di cosa stessimo facendo, non conoscevo nulla del mondo del vino.

La decisione di cambiare vita

Infatti, ho continuato a fare il mio lavoro di impiegata in un’azienda metalmeccanica e la vigna, fino al 2014, è stata gestita da un’altra azienda. Nel frattempo, sono diventata mamma nel 2009 e nel 2011, e da lì è nato il desiderio di diventare indipendente, di potermi gestire la famiglia in maniera più autonoma». «Non mi andava più di chiedere sempre permessi all’azienda», continua, «cercavo serenità per seguire i miei due bambini. E allora ho abbandonato il lavoro a tempo indeterminato, sicuro, per qualcosa che era ignoto. Nel 2014, infatti, ho aperto la partita IVA agricola ed ho iniziato a gestire io la vigna.

La nascita dell'azienda vinicola Pian di Colle

«Mi sono fatta ispirare dalla nonna materna, che mi ha trasferito l’amore per la terra e soprattutto per i prodotti del territorio, quindi il mangiare sano. Nasce da qui la mia azienda, oggi mi dedico completamente all’attività agricola». «Faccio quasi tutto da sola: dalla potatura a tutte le cose che riguardano direttamente la pianta. Il mio compagno mi dà una mano, fa i trattamenti con il trattore e sfalcia l’erba, ma il suo lavoro è un altro. Poi, quando c’è bisogno, mi faccio aiutare dalla mia famiglia, non da altri, tendo ad essere molto possessiva con le mie iniziative.

Produzione di vini naturali

Per la produzione del vino ci siamo appoggiati ad un’altra società fino al 2019, quando abbiamo ristrutturato una porzione di stalla che avevamo precedentemente acquistato vicino a casa. Abbiamo quindi realizzato la cantina. Dal 2019, infatti, ho iniziato io a vinificare. Facciamo tutto all’interno di questa piccola frazione che è Colderù a Lentiai». L’azienda di Perotto oggi produce circa tremila bottiglie all’anno, ma l’obiettivo è raggiungere le cinquemila unità nel prossimo futuro. Sono cinque le tipologie di vino fatte: due vini rossi, due bollicine (rosato e bianco) e un bianco fermo.

Sfide e obiettivi futuri

«Coltiviamo, raccogliamo e vinifichiamo tutti qui», continua Perotto. «Faccio vinificazioni naturali, uso solo i solfiti per il mantenimento dei vini. Sono contenta dei vini che produco, sono sinceri e schietti. Ovviamente mi avvalgo di un enologo, che controlla i vini, legge le analisi e verifica che tutto proceda al meglio». «Ci sono alti e bassi in questo lavoro», conclude. «Non è sempre tutto facile, e soprattutto le ultime due stagioni sono state particolarmente difficili per il meteo. Noi non trattiamo in maniera convenzionale l’uva, quindi abbiamo molte più difficoltà. «Oltre all’esperienza enoturistica», conclude Perotto, «mi piacerebbe dare un servizio di ospitalità. Al momento è solo un sogno, sarebbe bello realizzarlo nel prossimo futuro».

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