Attenzione alle tapparelle bruciate, niente foto sui social delle vacanze: come proteggersi dai furti in estate

Il questore Odorisio invita i cittadini a non abbassare la guardia. Sulle nuove tecniche per forzare gli ingressi: «Ladri improvvisati, ma pur sempre pericolosi»

Il Questore di Padova Marco Odorisio
Il Questore di Padova Marco Odorisio

Estate, tempo di vacanze ma anche di maggior rischio per chi lascia la propria abitazione incustodita. A confermarlo è il questore di Padova, Marco Odorisio, che traccia una fotografia del fenomeno dei furti e delle rapine in casa. «Si tratta di un reato ciclico», spiega, «che conosce picchi nei mesi estivi e poi ancora tra novembre e dicembre, quando le persone si assentano più facilmente».

Le forze dell’ordine hanno intensificato la presenza sul territorio, soprattutto nelle ore serali, per prevenire le incursioni dei ladri. «Il nostro obiettivo è dare risposte ai cittadini colpiti in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro: la propria casa», sottolinea.

Negli ultimi mesi sono emerse modalità di azione insolite. È il caso delle tapparelle bruciate per forzare l’ingresso. «Una tecnica singolare», commenta, «che denota più improvvisazione che abilità. Di solito i ladri usano strumenti come cacciaviti o piedi di porco. Qui siamo davanti a malviventi poco preparati, ma non per questo meno pericolosi». Una modalità che colpisce per la sua sfrontatezza, segno di quanto i ladri siano disposti a rischiare pur di entrare in un appartamento.

Per difendersi, Odorisio invita i cittadini a prestare attenzione ai dettagli: «La cassetta della posta piena di lettere è un segnale inequivocabile di assenza. Così come le foto delle vacanze pubblicate sui social: un ladro può leggerle come un invito». Accorgimenti semplici possono fare la differenza: luci temporizzate che simulano la presenza in casa, sistemi di videosorveglianza collegati allo smartphone, e soprattutto la collaborazione con vicini di fiducia. «E non dimentichiamo che il numero unico 112 o il 113 sono sempre a disposizione per segnalare movimenti sospetti».

Una raccomandazione, quella del questore, che vuole essere insieme un invito alla prudenza e un messaggio di fiducia: «Noi ci siamo, ma la sicurezza è un gioco di squadra. Anche i piccoli gesti quotidiani aiutano a rendere le case e i quartieri più sicuri». E se da un lato i ladri affinano continuamente i metodi, dall’altro la prevenzione e la consapevolezza restano armi fondamentali: «Quando la comunità è vigile, diventa più difficile per i malintenzionati muoversi indisturbati».

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