Montagna: mille chiamate al 118 nel Ferragosto bellunese
Il commissario Giuseppe Dal Ben fa il punto degli interventi di soccorso dal 14 al 17 agosto. E lancia l’allarme: «Notiamo un incremento degli incidenti con le bici, specie quelle a pedalata assistita»

Aumentano le chiamate al 118, ma restano in linea con l’estate 2024 le missioni di soccorso effettuate. E c’è un allarme: aumentano gli incidenti con le biciclette, specie quelle a pedalata assistita. È ciò che si evince dai dati bellunesi relativi alle giornate dal 14 al 17 agosto.
I numeri mostrano incrementi degli accessi ai Pronto soccorso della provincia (in tutto sono stati 1.415, con i picchi registrati nelle giornate del 14 con 428 accessi e del 16 agosto con 411 ingressi, rispetto a una media di 250 giornalieri in tempi normali) e delle chiamate al Suem (+14,5%, ben 999 in quattro giorni), mentre le missioni sono state 314, in linea con lo stesso periodo 2024.
Di queste missioni, 20 sono state eseguite dagli elicotteri del Suem: 8 da Falco 1 che ha la sua base a Pieve di Cadore e 12 da Falco 2 che ha la base a Belluno. Quasi la metà di questi interventi sono stati per traumi (5 eseguiti da Falco 1 e 4 da Falco 2), sette i soccorsi medici (malori per lo più).
«Si tratta di dati che dimostrano ancora una volta l’importanza del secondo elicottero del Suem», ha sottolineato Dal Ben lanciando però un allarme. «Abbiamo notato in questi quattro giorni presi in esame un aumento considerevole degli incidenti in bicicletta. Per ora è una sensazione, ma va monitorata».
Dal 14 al 17 agosto sono stati ben sei i soccorsi per ciclisti caduti «e qualcuno si è ferito anche in maniera piuttosto grave», ha evidenziato il commissario straordinario, sottolineando come serva a questo punto la massima attenzione anche per guidare le due ruote.
«La bicicletta è un mezzo molto bello per stare tra la natura e godere delle sue bellezze specie tra le nostre montagne», ha riconosciuto Dal Ben, «ma bisogna saperla usare, specialmente se è a pedalata assistita. Per questo motivo invito tutti i ciclisti, oltre a portarsi dietro i documenti di identità, a osservare le regole di sicurezza, a partire dal casco, ma anche le regole del codice della strada», ha proseguito il commissario straordinario. «Certo le e-bike sono belle perché permettono a tutti di poter affrontare i percorsi montani, ma poi bisogna considerare che a una salita corrisponde una discesa e bisogna sapere governare il mezzo anche in queste condizioni».
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