Federalberghi Belluno-Dolomiti: “Unesco, un valore aggiunto”
Albergatori bellunesi spaccati: dura replica al Comitato per la salvaguardia dei Passi dolomitici, che vuole invece rinunciare al riconoscimento “perché è una delle cause dell’overtourism”

Gli albergatori del Comitato dei Passi dolomitici hanno definito il riconoscimento Unesco per le Dolomiti un danno, uno dei fattori scatenanti l’overtourism. Ma la loro posizione non è affatto condivisa da Federalberghi Belluno-Dolomiti: “Partiamo da un concetto certo” dice Walter De Cassan, presidente dell'associazione degli albergatori di Confcommercio Belluno Dolomiti “il turismo è un settore dell'economia che consiste nell'attrarre e ospitare clienti grazie alle potenzialità del territorio e alla professionalità degli operatori. Dall'altro lato, il riconoscimento da parte dell'Unesco costituisce l'attestazione universale di pregio di un territori. La combinazione delle due cose genera una potenzialità fantastica. Come tutti i fenomeni economici e sociali, anche i flussi turistici necessitano di gestione e governo, è logico. Senza ciò potremmo trovarci a deteriorare il territorio che è la materia prima del turismo”.
“Tuttavia credo che ci siano tutti gli strumenti per fare ciò” ribadisce De Cassan “dalla DMO alla Regione che ha approntato uno specifico settore per la valorizzazione dei siti Unesco. Dobbiamo sempre più favorire questo processo di governo e gestione dei flussi, incrementando la professionalità degli operatori turistici e sviluppando politiche integrate tra enti pubblici e soggetti provati (compresi i consorzi di promozione locale). Ma guai a noi se non fossimo fieri e orgogliosi di questo patrimonio di bellezza e dei riconoscimenti che consentono anche di sviluppare economia”,
“Federalberghi Belluno-Dolomiti continua a lavorare per favorire un'azione di promozione integrata al fine di valorizzare le molte nicchie di mercato turistico che caratterizzano il nostro territorio. Facciamoci un piacere: evitiamo di generalizzare in tema di overtourism” conclude De Cassan “e lavoriamo insieme con responsabilità per il corretto governo dei flussi e delle politiche turistiche. In questo modo potremo sviluppare un'economia turistica rispettosa per la materia prima “territorio” e fonte di reddito per tutti coloro che vi lavorano con competenza e professionalità”.
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