Trovato morto l’escursionista veneziano scomparso in Val di Zoldo

Le ricerche erano scattate dopo l’allarme lanciato dalla moglie e dalla figlia dell’uomo, partito da solo per un’escursione nella mattinata di venerdì 27 giugno, dalla sua casa, in val di Zoldo

Paola Dall'Anese
Un momento delle ricerche, nel riquadro la vittima, l'architetto Ugo Fattore
Un momento delle ricerche, nel riquadro la vittima, l'architetto Ugo Fattore

E’ stato trovato morto nella tarda mattinata di oggi, domenica 29 giugno, Ugo Fattore, escursionista e architetto veneziano, 60 anni, di cui si erano perse le tracce da venerdì 27 giugno.

Dalle prime informazioni, l'uomo stava percorrendo una traccia per raggiungere una cengia ed è scivolato ruzzolando tra le rocce, forse a causa dell'improvviso accorciamento di uno dei bastoncini, ritrovato più corto, che gli ha fatto perdere l'equilibrio.

Le sue ricerche erano partite nella serata di venerdì ed erano proseguite ieri (28 giugno) e riprese questa mattina alle 6,30 impegnando oltre una cinquantina di soccorritori. Nelle prime ore di oggi, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, aveva effettuato un lungo sorvolo della zona indicata come meta dall'uomo ai familiari (Forcella Moschesin, Castello di Moschesin e l'area circostante), trasportando le squadre in quota in diversi punti.

Al lavoro l'unità del Comando dei vigili del fuoco di Belluno, esperti in topografia applicata al soccorso, droni con tecnologia Lifeseeker in grado di rintracciare il telefono in assenza di segnale, il nucleo Dedalo dalla Lombardia e i vigili volontari di Agordo e Val Zoldo.

In ricognizione anche l'elicottero dei Vigili del fuoco di Venezia sull’area in cui si sono avuti riscontri dall'Imsi Catcher, l'apparecchio di rilevazione dei cellulari in dotazione alla Guardia di finanza.

Stanno partecipando alle ricerche il Soccorso alpino di Val di Zoldo e di altre stazioni, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco e i Carabinieri forestali. Presenti anche le unità cinofile.

Fattore aveva lasciato un biglietto sul cruscotto dell’auto, trovata all’imbocco della Val Pramper con il presunto orario del rientro, ore 14. Ma da allora nessuno l’aveva più visto. C’era stata qualche segnalazione, ma nessuna realmente fondata.

Venerdì sera, verso le 20, due escursionisti francesi avrebbero sentito delle urla preoccupanti, ma per via dell’eco non avrebbero saputo dire con precisione da che parte provenissero.

Le ricerche si sono subito concentrate seguendo il possibile itinerario scelto da Fattore e riferito dai suoi familiari: il sentiero che dal rifugio Pramperet porta a Forcella Moschesin, al confine del parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

La salma è stata portata alla piazzola di Forno di Zoldo per essere affidata al carro funebre.

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