Elezioni regionali, cinquecento per Manildo nella sua Treviso

Il candidato del centrosinistra per il dopo Zaia: «Dobbiamo affrontare questa sfida con spirito garibaldino. Ma adesso mi piacerebbe sapere la data del voto». E il segretario veneto del Pd, Martella: «Non c'è data non hanno candidato»

Laura Berlinghieri
La prima uscita a Treviso per Giovanni Manildo
La prima uscita a Treviso per Giovanni Manildo

Ha iniziato dalla “sua” Treviso la campagna elettorale, Giovanni Manildo.

La cavalcata verso il voto regionale, la cui data non è ancora stata individuata, per diventare il successore di Luca Zaia alla presidenza del Veneto. Il parco degli alberi parlanti. Davanti a lui, 500 elettori di centrosinistra arrivati da mezzo Veneto.

E poi la politica attiva: (quasi) tutto il Consiglio regionale d’opposizione; il segretario veneto dem, Andrea Martella; il segretario veneto del M5S, Simone Contro; Massimo Bettin, della segreteria regionale; Alessandro Bertasi, della comunicazione dell’amministrazione di Vicenza, pure il deputato Piero Fassino. E ancora il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, la deputata Luana Zanella e la deputata Rachele Scarpa.

Giovanni Manildo, dal palco, dice: «Dobbiamo affrontare questa sfida con spirito garibaldino. Io mi candido alla presidenza del Veneto, perché sento che è un percorso collettivo. Perché avverto la possibilità di cambiare, come gruppo». Una sfida avvertita dalla platea, riunita sotto le bandiere del Pd, del M5S e di Avs.

Ma quando si vota?

«La data delle elezioni mi piacerebbe saperla, poi il candidato a centrodestra lo scelgano pure con calma, non c'è fretta»,  ha detto Giovanni Manildo, a margine dell'evento di avvio della campagna elettorale a Treviso, «Quello che si vede sull'altro schieramento è che l'individuazione del nome da proporre è vissuta più come una eredità di potere che una costruzione di prospettiva».

 Ha poi aggiunto di non ritenere un'esigenza la presenza di «una lista del presidente» e che sono in corso interlocuzioni con Azione, in cui sono state individuate «convergenze programmatiche e molte idee in comune».

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E il segretario regionale del Pd, Andrea Martella: «Giovanni Manildo è una persona che ha saputo unire la coalizione e il Pd e che saprà fare una proposta unitaria al Veneto. Nel centrodestra si stanno dividendo nei contenuti e nelle poltrone. Non c'è ancora la data delle elezioni perché non hanno un candidato. Quando ne troveranno uno forse metteranno anche la data, a dimostrazione che i loro interessi vengono prima».

 

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