Fa scende un passeggero senza biglietto: capotreno condannato. La Cgil avvia una raccolta fondi
Fu condannato a 20 giorni di reclusione e 15 mila euro di spese legali per aver fatto scendere un passeggero senza biglietto. Il sindacato: «Trenitalia ha sempre dimostrato sostegno e solidarietà e anche la Regione ma a parole e non nei fatti»

Una raccolta di fondi è stata avviata dalla Cgil di Venezia per sostenere le spese legali di un capotreno di Trenitalia, condannato per l'aggressione a un passeggero che era stato fatto scendere perché senza biglietto.
Un volantinaggio si è svolto la mattina 17 novembre davanti alla stazione di Mestre (Venezia), cui hanno preso parte le altre organizzazioni sindacali.
Il capotreno era stato condannato per tentata violenza privata a 20 giorni di reclusione, pena poi estinta per prescrizione, ma deve comunque pagare 15mila euro per le spese legali.
«I dirigenti di Trenitalia», afferma la Cgil, «hanno sempre dimostrato a parole sostegno e solidarietà. La Regione ha sempre dimostrato solidarietà, a parole ma non nei fatti. Numerosi gli articoli nelle testate giornalistiche locali di quei giorni.
Trenitalia ha negato il pagamento delle spese legali, nonostante avesse garantito al lavoratore assistenza. La Regione Veneto, il presidente Zaia e l'assessora De Berti non ci rispondono.
Abbiamo scritto a loro, abbiamo scritto a Trenitalia e ai candidati alla Presidenza della Regione Veneto. Siamo costretti a lanciare una raccolta fondi per il lavoratore dopo aver chiesto, senza aver avuto risposte positive, la cui unica colpa è stata prendere servizio e svolgere il suo lavoro»
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi








