Dolomiti: questa estate 625 persone soccorse e 25 morti
Bilancio di fine stagione degli interventi del Soccorso alpino di Belluno. Le principali cause degli infortuni sono: condizione fisica o psico fisica, cadute e perdita di orientamento

Si mantiene alto il numero degli interventi portati a termine nell'estate 2025 dalle 18 Stazioni della delegazione Dolomiti Bellunesi, confermando la tendenza degli ultimi anni, pur rimanendo leggermente più basso. Le persone soccorse sono state 625, nel 2024 erano 632, nel 2023, invece, 570. Quasi il 50 per cento sono stranieri. I decessi nel periodo considerato sono stati 25.
I vertici della II delegazione Dolomiti Bellunesi del Cnsas hanno presentato questa mattina, giovedì 2 ottobre, i dati delle missioni relativi all'estate 2025, presenti il delegato Michele Titton e i vicedelegati Dimitri De Gol e Giorgio Farenzena,e i rappresentanti degli enti e delle forze dell'ordine con i quali il Soccorso alpino è chiamato a operare.
Le principali cause degli infortuni per l'estate 2025 sono: condizione fisica o psico fisica 25,0%, cadute 23,2%, la perdita di orientamento 15,5%,.Per quanto attiene le persone soccorse per attività: l'escursionismo con il 51,5%,segue l'alpinismo con 10,5%, Mountain Bike e E-Bike con il 3,5%, parapendio 2,2%,Per quanto riguarda le nazionalità, gli italiani rappresentano circa il 54 % degli interventi totali, mentre il rimanente 46% del totale è suddiviso tra 41 nazionalità. Gli stranieri in ordine di graduatoria sono della: Germania, a seguire Gran Bretagna, Usa, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Paesi Bassi Olanda, Polonia, Austria, Spagna, Svizzera, Messico, Cina , Croazia, Moldavia, Corea del Sud , Romania, Singapore e altri a seguire.
Nel 2025 si sono registrati 25 eventi di ricerca, con 34 persone soccorso, dato in crescita rispetto all'anno precedente (32 ricerche con 33 persone soccorse) Seppure le presenze turistiche dell'estate 2025 nelle Dolomiti Bellunesi abbiano registrato un ulteriore incremento nel 2025, soprattutto nella parte alta della provincia (Dolomiti), ed in particolare i turisti stranieri, il numero di soccorsi è rimasto praticamente invariato. Sul totale dei soccorsi fatti, quasi il 50% dei soccorsi verso stranieri (rispetto al 30% del 2024). Gli stranieri sono in costante aumento e diventa fondamentale studiare nuove strategie di prevenzione mirate alla loro informazione (raggiungerli nei luoghi ospitanti, campeggi, hotel, B&B, case di vacanza), soprattutto in caso di necessità contingente (crollo Marcora e chiusura ferrata Berti).
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi