Addio a Giovanni Galeone, cantore del calcio più bello: aveva 84 anni
Era ricoverato a Udine dove si è spento per una malattia. Nato a Napoli e cresciuto a Trieste, ha vestito la maglia dell’Udinese

Il calcio perde uno dei suoi gentiluomini. È morto Giovanni Galeone, aveva 84 anni. Malato da tempo, era ricoverato in ospedale a Udine, la città dove aveva lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Con lui se ne va uno degli allenatori più visionari e amati dagli appassionati, un tecnico capace di trasformare ogni squadra in un laboratorio di idee e spettacolo.
Nato a Napoli nel 1941, ma cresciuto a Trieste, Galeone amava ricordare le partite giocate da ragazzo in un campo profughi contro giovani jugoslavi: «Forse è da lì che è nato il mio amore per chi tratta il pallone pensando sì al risultato, ma anche alla bellezza del gioco».
La promozione con l’Udinese
Galeone è stato l'allenatore che ha guidato per l'ultima volta alla promozione l'Udinese in serie A nella stagione '94-'95. Era quella la squadra di Calori e Bertotto, Desideri e Scarchilli, Pizzi e Paolo Poggi oltre al totem offensivo Carnevale.
Galeone tornò poi sulla panchina bianconera nella stagione 2005-2006 subentrando a marzo alla coppia Sensini-Dominissini che una cinquantina di giorni prima aveva ereditato la squadra da Cosmi.
Tra i suoi allievi il più amato è stato sicuramente Massimiliano Allegri oggi allenatore del Milan che in serata era impegnato a San Siro contro la Roma. Negli ultimi anni sono state "memorabili" le interviste del "Gale" sulle squadre di Max, sempre prodigo di consigli verso il suo pupillo e pungente quando si trattava di commentare il calcio d'oggi a cominciare dalla costruzione dal basso da lui mai compresa. Ci mancheranno le chiacchierate con lui sul pallone di oggi ma soprattutto su quello di ieri.
Celebre una delle sue battute più iconiche: «Il portiere è un optional», frase pronunciata dopo un rocambolesco 5-4 tra Pescara e Milan. «Non volevo offendere Savorani – spiegò poi – ma dire che devi avere un’organizzazione difensiva tale da non far tirare gli avversari»
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