Frana rade al suolo tre abitazioni, ritrovato anche il corpo dell’anziana dispersa: due i morti a Brazzano

Dopo quello di Quirin Kuhnert, che in un ultimo eroico gesto aveva tentato di mettere in salvo la vicina, in tarda serata i soccorritori hanno recuperato anche il corpo senza vita di Guerrina Skocaj, 83 anni: entrambi erano stati travolti all’alba da una colata di fango e detriti. Per ragioni di sicurezza evacuati 84 residenti

Laura Blasich
Nei riquadri Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni, morti nella frana di Brazzano
Nei riquadri Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni, morti nella frana di Brazzano

Il primo ritrovamento intorno alle 17.30 di lunedì 17 novembre, da parte dei vigili del fuoco e degli altri soccorritori. Ad emergere dalle macerie è stato il corpo, privo di vita, di Quirin Kuhnert, 32 anni, cittadino tedesco

I soccorritori hanno poi proseguito fino a tarda serata quando, poco dopo le 22, hanno estratto dai detriti anche il corpo dell’83enne Guerrina Skocaj, che sin dall’inizio risultava dispersa.

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È di due morti il tragico bilancio della frana di fango che ha travolto nella notte tre abitazioni e una parte di un’azienda agricola, in via San Giorgio 65 a Brazzano, frazione del Comune di Cormons, nel Goriziano. Una persona, Matteo Betteto, è stata invece estratta viva dalle macerie dai vigili del fuoco, affiancati dai volontari della Protezione civile, che si sono messi al lavoro all’alba.

A sinistra Quirino Kuhnert nel giorno dell'inaugurazione del negozio
A sinistra Quirino Kuhnert nel giorno dell'inaugurazione del negozio

A portarsi via due vite è stata una impressionante colata di fango che ha investito una porzione di via San Giorgio a Brazzano, attorno alle 5, mandando in frantumi tre abitazioni. Quirin Kuhnert aveva acquistato la casa poco più di cinque anni fa, ristrutturandola e andandoci a vivere con la compagna Jessica.

Alle 2.48 lo stesso Quirin aveva testimoniato con un breve video la cascata d’acqua che aveva invaso lo spazio tra la sua abitazione e la chiesa di San Lorenzo.

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Due ore dopo aveva allertato i vicini e tentato di mettere in salvo, assieme a un altro residente, l’anziana. Il suo gesto generoso gli è costato la vita. Il suo corpo, come confermato attorno alle 17.45 dalla Prefettura di Gorizia, che già nella mattinata aveva attivato il Centro coordinamento soccorsi, è stato individuato dai vigili del fuoco e dagli altri soccorritori sotto il cumulo di fango e macerie, nella zona antistante la chiesa.

Nei due fotogrammi le abitazioni prima e dopo la frana a Brazzano
Nei due fotogrammi le abitazioni prima e dopo la frana a Brazzano

Per il 32enne ci sono volute 12 ore di ricerche, messe in atto con estrema cautela a causa dell’instabilità del terreno. Dopo le operazioni di recupero del corpo dell’uomo, nella stessa zona si è poi continuato a lavorare, sempre alla luce delle fotoelettriche, per trovare Guerrina Skocaj, a sua volta individuata a tarda sera. «Stiamo valutando la necessità di coinvolgere ulteriori mezzi rispetto a quelli già messi in campo», aveva detto il prefetto Ester Fedullo nel sopralluogo svolto a Brazzano, che non ha risposto alla domanda se il movimento franoso della collina fosse in qualche modo noto, come sostenuto dopo la tragedia da diversi abitanti di Brazzano.

Un'immagine dall'alto della frana a Brazzano
Un'immagine dall'alto della frana a Brazzano

Prima i forti rumori, poi il fango che aveva iniziato a invadere il piano terra delle abitazioni, come raccontato da Elisa Cecchin, residente al civico 65 di via San Giorgio, avevano convinto a uscire di casa Quirin e Jessica. Dopo aver avvisato la vicina, assieme al 35enne Matteo Betteto, nativo di Padova, ma dipendente della vicina azienda agricola Borgo del Tiglio e residente in uno dei tre edifici accostati, Kuhnert aveva tentato di raggiungere con una scala Guerrina Skocaj per metterla in salvo. Ma proprio in quel momento le abitazioni sono collassate. Davanti agli occhi di Jessica e di Elisa Cecchin, che nel frattempo era riuscita ad allontanarsi, assistendo al tentativo di salvataggio. È stata lei, poco dopo le cinque, a chiamare la sua locataria e nipote di Guerrina, Rosanna Debegnach, facendo scattare i soccorsi. Immediati e da subito consistenti.

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Il personale dei vigili del fuoco e quello sanitario sono riusciti a individuare e a estrarre dalle macerie Betteto, che è stato quindi trasportato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine con dei traumi agli arti inferiori.

Nell’area invasa dal fango e ridotta a un enorme cumulo di macerie hanno quindi iniziato a operare le unità cinofile e le macchine operatrici speciali dei vigili del fuoco, che sul posto hanno distaccato una cinquantina di unità, come spiegato dal direttore regionale del corpo Luigi Giudice. Squadre di soccorso e soccorritori fluviali dei comandi dei vigili del fuoco di Trieste e Pordenone sono stati inviati in supporto al personale di Udine e Gorizia. Sono arrivati anche il nucleo regionale Gos (Gruppo operativo speciale) con i mezzi di movimento terra, cinque unità cinofile e dal Veneto e Lombardia sono giunte le squadra Usar (Urban search and rescue) per la ricerca delle persone disperse sotto le macerie.

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Una foto che ritrae insieme le due vittime della frana avvenuta a Brazzano di Cormons. Foto Ansa

Nella cantina Zorzenon, all’incrocio tra via Sottomonte e via San Giorgio, dov’è stato allestito il centro operativo dei vigili del fuoco, è arrivata poi anche Jessica. La compagna di Quirin Kuhnert ha in seguito accusato un malore e ha dovuto essere soccorsa. Sul posto anche Protezione civile regionale, carabinieri, Polizia locale e durante l’arco della giornata anche un geologo incaricato di verificare l’andamento della frana che dalla collina stava minacciando l’area di via San Giorgio e di via Sottomonte.

In via San Giorgio, dove si è verificato il crollo, le autorità hanno istituito subito una zona rossa a causa del rischio di nuovi cedimenti del versante. Alcune famiglie che vivono ai piedi del monte sono state evacuate in via precauzionale. «Il Comune agirà sentito il parere della Protezione civile e dei vigili del fuoco», aveva affermato nel primo pomeriggio il sindaco Roberto Felcaro, mentre nella tarda mattinata sul posto si è recata il prefetto Ester Fedullo. Nel pomeriggio il sopralluogo del procuratore capo di Gorizia, Massimo De Bortoli, che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

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Daniela Cecchin

Prima del ritrovamento del corpo di Guerrina Skocaj, sulla tragedia era intervenuto il governatore Massimiliano Fedriga esprimendo a nome della Regione «il più profondo cordoglio per la morte di Quirin Kuhnert, il cittadino di nazionalità tedesca, ma divenuto ormai un membro della nostra comunità regionale, travolto da una frana a Brazzano di Cormons mentre cercava di soccorrere una donna in difficoltà. Alla famiglia della vittima vanno le mie più sincere condoglianze - così Fedriga -. È ancora più doloroso che una vita venga spezzata nel tentativo di proteggerne un’altra. In un momento in cui la nostra comunità è provata dall’emergenza maltempo, questa tragedia ci colpisce con ulteriore forza».

Fedriga ha anche attivato la procedura di mobilitazione nazionale d’intesa con il ministro per la Protezione civile Musumeci,che consente di chiedere aiuti ad altre Regioni.

Giassico

 

Anche a Giassico, un’altra frazione di Cormons, si contano cinque famiglie con l'acqua al primo piano e senza luce, che aspettano l'intervento di qualcuno. «Stanotte è caduta tantissima pioggia, un quantitativo enorme. Purtroppo si, risultano delle persone disperse – ha confermato il sindaco di Cormons Roberto Felcaro -. Adesso ci sono squadre da tutta la regione che stanno operando sul posto». A Cormons sono caduti 152 millimetri di acqua in sole sei ore.

Viabilità

La circolazione tra Cormons e San Giovanni al Natisone è in tilt: interdetta la circolazione lungo la strada regionale 56 che collega l’Isontino con il Friuli, costringendo a optare per percorsi alternativi.

La strada regionale 56 tra San Giovanni e Cormons, con lo Judrio straripato
La strada regionale 56 tra San Giovanni e Cormons, con lo Judrio straripato

Chiuso anche il ponte tra Medea e Chiopris per la fuoriuscita dello Judrio.

Allagato il ristorante stellato L’Argine a Vencò

"Abbiamo bisogno di aiuto, serve che ci aiutino a far uscire l'acqua. Da stanotte non è venuto nessuno". Tra coloro che vivono ore drammatiche a causa del maltempo c'è anche la chef Antonia Klugmann, che ha visto il suo locale, lo stellato Argine di Vencò, invaso dalle acque dello Judrio esondato. «Abbiamo visto salire l'acqua intorno alle 22, e protetto le cucine e la sala per qualche ora con i sacchi che avevamo a disposizione - il racconto di Klugmann che ha passato la notte al locale -. I vigili del fuoco hanno fatto evacuare clienti e personale intorno alla mezzanotte, ma poi non si è più visto nessuno qui, se non il sindaco. Abbiamo bisogno di aiuto, servono i sacchi e le pompe per far uscire l'acqua dalle camere, altrimenti anni di lavoro e investimenti andranno in fumo».  

L’allerta meteo

Il maltempo, per il quale era stata diramata un’allerta meteo gialla, ha colpito in particolare le ex province di Udine e Gorizia: numerose le chiamate giunte ai vigili del fuoco per allagamenti con persone bloccate nelle autovetture e case.

Oggi (lunedì 17), la Protezione civile regionale ha prorogato fino alle 12 di domani, martedì 18 novembre, l’allerta meteo sul Friuli Venezia Giulia: di colore arancio per l'Isontino, la Bassa Friulana e il Medio Friuli e gialla per l'Alto Friuli.

I soccorsi

Decine gli interventi svolti finora dai vigili del fuoco per soccorrere autisti in difficoltà, persone bloccate in casa dall’acqua, allagamenti e smottamenti.

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La situazione a Versa

Da Veneto ed Emilia Romagna giunte squadre specializzate nel soccorso alluvionale e moduli dotati di idrovore ad alto pompaggio.

Squadre di soccorso e soccorritori fluviali dei comandi di Trieste e Pordenone sono stati inviati in supporto al personale di Udine e Gorizia, dove si trovano anche il nucleo regionale Gos (Gruppo Operativo Speciale) con i mezzi di movimento terra, i cinofili e la squadra Usar dal Veneto (Urban Search and Rescue) per la ricerca delle persone disperse sotto le macerie. Al momento la situazione è in continua evoluzione.

Si raccomanda di chiamare le sale operative dei comandi vigili del fuoco esclusivamente per segnalazione situazioni di pericolo reale in quanto tutti gli operatori sono impegnati a rispondere alle richieste di soccorso ea gestire le squadre operanti sul territorio.

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Versa di Romand sott'acqua

Le zone più colpite in regione

L'ondata di maltempo che ha colpito la regione dal pomeriggio di domenica 16 novembre ha provocato, anche nella mattinata di lunedì 17 novembre, danni e disagi in diverse zone, soprattutto nei comuni di Palmanova, Trivignano, San Vito al Torre, Cervignano e Corno di Rosazzo e San Giovanni al Natisone, Versa di Romans. 

La situazione a Versa di Cormons
La situazione a Versa di Cormons

Gli scantinati dell'ospedale di Palmanova risultano sommersi dall'acqua: non ci sono problemi per i pazienti. Disagi anche sulle strade a Visco, Trivignano e Chiopris Viscone.

Il fiume Judrio è tracimato, causando allagamenti diffusi. Esondato anche il fiume Corno, in più punti in centro a Porpetto. La sede della protezione civile è allagata così come molte cantine private.

Ai vigili del fuoco di Udine sono arrivate circa duecento richieste di intervento dalla mezzanotte, mentre numerose chiamate hanno impegnato anche il comando di Gorizia. A causa dell'ondata di maltempo la Protezione civile aveva diramato l'allerta gialla.

Nell'immagine presa dal radar dell’Osmer Arpa, la pioggia cumulata caduta sull’Isontino e parte del Friuli
Nell'immagine presa dal radar dell’Osmer Arpa, la pioggia cumulata caduta sull’Isontino e parte del Friuli

Un anziano è finito in un fossato con la propria automobile a Cascina Rinaldi, a San Giovanni al Natisone. È stato messo in salvo dai pompieri. Al momento sono oltre 200 gli interventi in corso e in tutta la zona sta continuando a piovere. Diversi gli interventi per scantinati e giardini allagati.

Dall'inizio dell'allerta sono pervenute alla sala operativa regionale segnalazioni di allagamenti sul territorio dai seguenti comuni: Corno di Rosazzo, Bagnaria Arsa, Gonars, Trivignano Udinese, Dolegna del Collio, Palmanova, Torviscosa, Cormons, San Vito al Torre; Ialmicco, Prepotto, Cervignano del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Visco, Aiello del Friuli, Romans d'Isonzo.

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