Autostrade, piano da 50 miliardi e sinergia tra concessionarie e Polizia
Alla due giorni organizzata a Trieste da Aiscat e Polstrada l’impegno su sicurezza e innovazione

Il sistema autostradale italiano si prepara a un salto di qualità senza precedenti, con investimenti complessivi pari a circa 50 miliardi di euro destinati a manutenzione, ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture su una rete lunga 7 mila chilometri e arricchita da oltre 2 mila chilometri tra viadotti e gallerie.
Un piano ambizioso che punta a garantire sicurezza, efficienza e qualità del servizio a famiglie, pendolari, autotrasportatori e imprese. Questo è il filo conduttore della due giorni organizzata a Trieste da Aiscat e Polizia Stradale, che vede la presenza di quasi 200 delegati tra istituzioni locali e nazionali, ministeri competenti, della Polizia di Stato e società concessionarie, che si stanno confrontando per definire le strategie per un sistema autostradale sempre più sicuro e tecnologicamente avanzato.
Marco Monaco, presidente di Autostrade Alto Adriatico e vicepresidente Aiscat, ha ricordato come la rete autostradale rappresenti la spina dorsale dello sviluppo socio-economico del Paese: «Il traffico in aumento, dovuto a una maggiore attrattività dei territori e a un sistema veicolare sempre più centrale in Europa, richiede investimenti che garantiscano sicurezza e qualità. Questi incontri diventano così motore di nuove idee per rendere più efficiente il processo logistico, chiave della competitività nazionale».
Tra le priorità indicate da Monaco «il completamento della terza corsia tra San Donà di Piave e Portogruaro, con lavori già affidati e conclusione prevista entro il 2030, e l’adozione di soluzioni innovative come intelligenza artificiale per supporto all’utenza, droni per il primo soccorso e sistemi di chiusura automatica dei caselli».
A rimarcare il valore della collaborazione è stato anche Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia e vicepresidente di Aiscat: «La condivisione di esperienze e buone pratiche tra concessionarie e Polizia Stradale è fondamentale per garantire sicurezza in mobilità, infrastrutture e lavoro e per raggiungere gli obiettivi prefissati».
Umberto Tosoni, infine, ha sottolineato che «la collaborazione tra gestori e Polizia Stradale costituisce un modello virtuoso, capace di rendere la rete più sicura e innovativa».
«La sicurezza stradale passa attraverso investimenti in tecnologie e procedure congiunte: linee guida operative per incidenti critici, uso di safety car, potenziamento della segnaletica e scambio informativo costante con le concessionarie», ha spiegato Santo Puccia, direttore del Servizio Polizia Stradale. Fondamentale, ha aggiunto, è anche prevenire i comportamenti rischiosi, come distrazione, velocità, mancato rispetto dei limiti in prossimità dei cantieri, uso scorretto delle corsie. «Oltre il 95% degli incidenti è legato al fattore umano – ha sottolineato – e la guida responsabile resta il primo presidio di sicurezza».
Sul tema dei veicoli contromano, Puccia ha raccontato un caso concreto: «Questa mattina abbiamo premiato due agenti di Spilimbergo che a maggio hanno fermato un automobilista anziano in stato confusionale. Grazie alla collaborazione con gli operatori autostradali si è evitato un incidente gravissimo». Per prevenire ingressi contromano, ha concluso, «si sta lavorando a strategie condivise tra Polizia Stradale e concessionarie, con il rafforzamento della segnaletica, dispositivi tecnologici di allerta e procedure operative congiunte».
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