Arriva un nuovo blocco alle chiamate di telemarketing: stop ai cellulari, cosa cambia dal 19 novembre

Prima venivano bloccati gli operati fissi che chiamavano dall’esterno fingendo di aver un numero italiano. Ora il nuovo passaggio: in Italia verranno bloccati anche i numeri mobili che chiamano dall’estero simulando un prefisso italiano

Daniela Larocca
Sono oltre 30 milioni gli italiani iscritti al registro delle opposizioni
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Un giorno si vince la lotteria, quello dopo la famiglia Berlusconi cerca di mettersi in contatto per un lavoro. Poi ci sono i selezionatori di curriculum, le offerte per gli sconti in bolletta, poi i pannelli fotovoltaici...insomma non se ne può più delle chiamate moleste che arrivano a ogni ora del giorno e della notte (e ora anche la domenica). Abbiamo archiviato l’estate con la promessa di un filtro, da parte dell’Agcom, di moderare l’accesso dei call center ai numeri di cellulare.

E in effetti il primo blocco è scattato il 19 agosto 2025, quando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni  ha dato il via libera a un sistema di filtri anti-spoofing, progettato per bloccare le telefonate da parte di call center italiani che utilizzano sistemi per nascondere il proprio numero. Qualche chiamata dai fissi in meno c’è stata, senza dubbio. Non potremmo dire lo stesso dei cellulari e delle chiamata dall’Inghilterra. Infatti nonostante le prime misure, i risultati concreti sono stati finora limitati: basta guardare la cronologia delle chiamate di qualsiasi smartphone per rendersene conto. Ma ora, dal 19 novembre, entrerà in vigore una seconda fase del blocco, che promette di essere più incisiva.

Addio telefonate moleste dei call center, manca poco: ecco come agiranno i nuovi filtri Agcom

Dal 19 novembre: stop anche ai numeri mobili

La vera novità del provvedimento di novembre sta nell’estensione dei filtri anche ai numeri di rete mobile. Se nella prima fase venivano intercettate solo le telefonate con numeri fissi mascherati, il nuovo sistema punta a bloccare anche le chiamate provenienti da numeri mobili italiani che vengono alterati o falsificati. La misura è stata dettagliata da Agcom nel documento di Attuazione della Delibera 106/25/Cons, che definisce modalità e responsabilità per gli operatori telefonici.  Al momento non è possibile dire con certezza se tutto questo basterà ad evitare a ciascuno di noi di finire nelle maglie dello spoofing, il fenomeno che sfrutta la manipolazione del numero chiamante per raggirare l’utente e i controlli, quello che è certo è che si tratta di un passo molto atteso dall’utenza.

Come funzionano i nuovi filtri Agcom

Il meccanismo dei call center illegali funziona così: per far sì che una persona sia indotta a rispondere alle loro chiamate, sui nostri cellulari viene mostrato un numero italiano - fisso o di cellulare - che,"è falso". Prima di rendere questa tecnica così sofisticata, i numeri di telefono utilizzati dai call center per le telefonate fraudolente erano principalmente fissi. Per contrastare questo fenomeno, illegale e pericoloso, l'Agcom sta lavorando anche ad "un secondo scudo anti spoofing protettivo che bloccherà non soltanto le chiamate da numeri fissi ma anche da numeri di cellulare". Una volta introdotto questo sistema, potrebbe accadere che, pur di funzionare, i call center tornino ad utilizzare prefissi stranieri ma, a quel punto i cittadini saranno disincentivati a rispondere naturalmente. Ad oggi, è stato evidenziato che, nella fase iniziale di blocco dei numeri fissi, il tasso di spoofing ha toccato punte fino al 60%. Tradotto: su 10 chiamate, 6 erano spam. Nel corso dei giorni, dopo la prima fase, le chiamate sono diminuite e questo, ha sottolineato Lasorella, "è indice che i call center hanno sempre più difficoltà a raggiungere gli utenti". Il sistema di spoofing funziona manipolando l'identificazione delle Caller line, il sistema che permette ai cellulari di mostrare il numero di telefono sul display dei nostri cellulari.

Cosa deve fare il cittadino

Il cittadino non deve fare nulla per far parte del sistema e mettersi al riparo dalle telefonate moleste. Non deve scaricare app e neppure modificare le impostazioni sui propri apparecchi. Deve solo mantenere alta la guardia se continua a ricevere telefonate sospette. Questo perché non è assolutamente certo che l’installazione dei filtri di rete riesca a bloccare il fenomeno visto che le chiamate commerciali legali, nazionali ed estere, avranno ancora campo libero. L’Agcom ha orientato le attenzioni solo verso le reti internazionali che operano con false identità per salvaguardare la rete legittima di telemarketing che, secondo i dati più recenti, conta oltre 80 mila lavoratori e genera un indotto di circa 2 miliardi di Prodotto interno lordo (Pil).

Come spiega Agcom, la responsabilità sarà in capo agli operatori telefonici nazionali, che dovranno bloccare automaticamente le chiamate sospette provenienti da operatori esteri. Nella delibera si legge: “Gli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri sono obbligati a bloccare e non terminare in Italia le chiamate con numero fisso o mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.” 

In pratica, le telefonate sospette verranno filtrate prima ancora di raggiungere i nostri telefoni. O almeno speriamo tutti noi e anche chi crede nella lotteria dei cv. 

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