Usura con metodo mafioso, sequestrati beni per 600mila euro

Il presunto strozzino arrestato a Torino durante scambio denaro

(ANSA) - TORINO, 18 LUG - La guardia di finanza di Torino ha eseguito un sequestro preventivo da 600mila euro nei confronti di un uomo accusato di usura, estorsione e rapina, aggravati dal metodo mafioso. Il provvedimento, emesso dal Gip su richiesta della Procura, Direzione distrettuale antimafia, arriva al termine di un'indagine condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un uomo di origini calabresi residente a Torino avrebbe ricevuto dall'imprenditore vittima della vicenda un totale di 600mila euro in quindici anni a fronte di un prestito iniziale di 154mila euro, con un tasso di interesse usuraio di circa il 10% mensile, pari al 120% annuo e con la promessa di pagamento di ulteriori 620mila euro come piano di rientro della provvista prestata e degli interessi usurari residui. Le minacce, documentate anche con pedinamenti, intercettazioni e osservazioni dirette, avrebbero incluso intimidazioni di morte rivolte anche ai familiari dell'imprenditore, minacce di incendiare la sua auto e la richiesta di vendere l'unico immobile di proprietà. L'indagato è stato arrestato in flagranza mentre riceveva una busta contenente denaro. Quando la vittima aveva cercato di sottrarsi ai pagamenti pattuiti, l'uomo aveva sostenuto che il denaro dato in prestito proveniva da importanti esponenti della 'ndrangheta e che quindi non poteva permettersi di sgarrare, trattandosi di 'gente di peso e pericolosa', priva di scrupoli. Il sequestro ha colpito conti correnti, buoni postali, un compendio immobiliare e quattro veicoli, considerati frutto dell'attività illecita. (ANSA).

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi