Tre patteggiamenti e due prosciolti per la strage del Mottarone: infuria la polemica

Con tre patteggiamenti a pene che, una volta definitive, consentono di evitare il carcere, e con altri due proscioglimenti, si conclude la vicenda giudiziaria relativa ad uno dei piu' gravi incidenti a una funivia degli ultimi anni in Italia. "Questo e' il valore che danno alla vita delle persone", si e' limitata a dire, attonita, Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati, una delle 14 vittime di quella tragedia del 23 maggio di quattro anni fa. Il gup di Verbania Gianni Macchioni, con il via libera della Procura, ha accolto le proposte di patteggiare avanzate dai legali di Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini. Il primo, titolare della Ferrovie del Mottarone, ha chiuso con 3 anni e 10 mesi di reclusione. Il secondo, allora direttore di esercizio, con 3 anni e 11 mesi e il terzo, all'epoca del disastro capo servizio dell'impianto, con 4 anni e 5 mesi.

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