Travolta dal suv: 'non c'era motivo di trattenere manager'

Test tossicologici negativi e collaborativa. Mercoledì autopsia

(ANSA) - PORTO CERVO, 11 LUG - Vivian Spohr, la manager tedesca di 51 anni che alla guida di un suv Bmw ha investito e ucciso a Porto Cervo la 24enne Gaia Costa, è potuta rientrare in Germania perché non c'erano motivi per trattenerla. Come confermano gli inquirenti all'ANSA, la donna - moglie del presidente di Lufthansa Carsten Spohr - si è sottoposta agli esami tossicologici che hanno dato esito negativo ed è stata collaborativa. E' accusata di omicidio stradale, ma non aggravato. Motivi per i quali ha potuto fare rientro in Germania, pur essendo indagata. Resta da capire per quale motivo la turista tedesca non si sia accorta della ragazza tempiese che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Porto Cervo e della Compagnia di Olbia che hanno svolto i rilievi, nelle indagini coordinate dalla Procura di Tempio Pausania, la BmwX5 procedeva piano e ha investito Gaia dopo aver accelerato per riprendere la marcia. Un impatto, dunque, non ad alta velocità ma la ragazza è finita sotto l'auto, sbattendo la testa. Si è trattato dunque di una fatale distrazione della donna alla guida del suv che, dopo essersi accorta di aver investito la ragazza, uscendo dall'auto ha avuto un malore. Gli inquirenti sono al lavoro proprio per capire cosa possa essere successo in quell'istante e stanno raccogliendo gli elementi necessari attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza dislocate nelle varie vie di Porto Cervo e le testimonianze dei passanti. Intanto la Procura di Tempio ha affidato l'incarico per l'autopsia al medico legale Alberto Chighine. L'esame verrà effettuato mercoledì mattina. Solo dopo la restituzione della salma ai familiari potranno essere celebrati i funerali. (ANSA).

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