Spaccio antidolorifici e cocaina, 5 in cella e 4 ai domiciliari

(v Droga e farmaci ad azione stupefacente... delle 7,28)

(ANSA) - ROMA, 15 SET - È scattata alle prime luci dell'alba l'operazione - di contrasto allo spaccio di antidolorifici e cocaina - portata a termine dai Carabinieri del Nas di Latina con il supporto del Nas di Roma, del Comando Provinciale di Latina, del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e delle unità cinofile di Santa Maria di Galeria. Delle nove ordinanze di custodia cautelare eseguite, cinque sono in carcere e quattro agli arresti domiciliari. L'indagine, avviata nell'ottobre 2023, nasce da controlli sulla corretta dispensazione dei farmaci in alcune farmacie pontine. Rinvenute, dai militari, ricette mediche false relative a medicinali stupefacenti a base di ossicodone, un potente antidolorifico oppioide utilizzato in ambito sanitario per trattare dolori intensi, spesso legati a patologie oncologiche o croniche. Farmaci di questo tipo, prescrivibili solo con ricetta speciale, sono estremamente delicati perché il loro effetto, superiore a quello della morfina, può portare facilmente a dipendenza e abuso. Nel mercato illecito vengono assunti impropriamente per gli effetti euforizzanti che possono provocare. Ricostruito il meccanismo con cui gli indagati si approvvigionavano di questi medicinali attraverso la presentazione di ricette contraffatte e l'uso di falsi documenti di identità, presso farmacie delle province di Roma e Latina. Nel periodo tra ottobre 2023 e febbraio 2024, sarebbero state sottratte circa duemila compresse, poi rivendute sul mercato nero a circa 15 euro l'una, per un profitto illecito stimato in oltre 30 mila euro. Alcuni membri della rete non si limitavano al traffico di farmaci oppioidi, ma si occupavano anche di spaccio di cocaina, creando un doppio canale di distribuzione. Grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, i Carabinieri del Nas hanno potuto delineare assetti e gerarchie, documentando l'esistenza di un gruppo strutturato e in grado di muoversi contemporaneamente su due fronti: da un lato la distribuzione di antidolorifici ad alto potenziale di abuso, dall'altro lo smercio di cocaina. Secondo quanto emerso, l'organizzazione non solo garantiva ingenti profitti agli indagati, ma rappresentava anche un pericolo concreto per la salute pubblica. La diffusione incontrollata di questi farmaci, pensati per un uso strettamente medico e riservato a casi gravi, espone infatti a seri rischi di dipendenza, overdose e danni irreversibili per chi li assume senza la supervisione di un medico. Nel corso delle perquisizioni i Carabinieri hanno sequestrato ricette mediche false per farmaci a base di ossicodone, varie confezioni di farmaci ad azione stupefacente, un telefono cellulare e un pc sui quali erano stati individuati file destinati alla redazione di prescrizioni contraffatte. Su un iPhone, invece, i militari hanno trovato immagini riconducibili a un documento d'identità falso, utilizzato presumibilmente per l'approvvigionamento illecito dei medicinali. (ANSA).

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