Scontri a Milano, uno degli arrestati interrogato domani dal gip

Attese anche udienze di convalida per i due studenti minorenni

(ANSA) - MILANO, 24 SET - Si terrà domani, davanti alla gip di Milano Silvia Perrucci, l'interrogatorio del 36enne italiano arrestato due giorni fa dalla Polizia per resistenza aggravata e lesioni ai danni di un agente, con la nuova aggravante prevista dal decreto sicurezza, per gli scontri avvenuti davanti alla stazione Centrale di Milano, al termine del corteo per Gaza. Per il 36enne, nato e residente nel Milanese, indicato negli atti come "senza fissa dimora" e con precedenti per spaccio, il pm Elio Ramondini ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere e la giudice dovrà decidere. Ha uno "spiccato profilo criminale, tanto più pericoloso", scrive il pm, perché "non ha esitato a sfondare il cordone di contenimento" e ha "persistito nell'azione violenta pur di perseguire il proprio fine e non abbandonare il proposito collettivo criminoso", ossia "il raggiungimento dei binari", non "riuscendovi per il pronto intervento delle forze dell'ordine". Intanto, ieri le due studentesse universitarie di 21 anni, accusate di resistenza, sono tornate libere dopo la convalida per direttissima con obbligo di firma. Mentre attendono di essere interrogati (l'udienza di convalida dovrebbe tenersi domani) i due studenti, un ragazzo e una ragazza di 17 anni di un liceo milanese e frequentatori del centro sociale Lambretta come le due 21enni. Anche loro devono rispondere di resistenza aggravata e sono nel carcere minorile Beccaria. Questi cinque arrestati avrebbero preso parte solo alle prime fasi dei tentativi di ingresso nella stazione. Sarà l'indagine principale, condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura diretta da Marcello Viola, attraverso l'analisi dei filmati, a portare all'identificazione ed iscrizione tra gli indagati dei responsabili degli atti più violenti durante il tentato assalto alla Centrale. Si tratta di una "galassia" eterogenea, di qualche centinaio di giovani, alcuni studenti minorenni, e composta da gruppi di anarchici e antagonisti ma anche da cosiddetti "maranza" che hanno usato la causa "Pro Pal" per sfogare la loro rabbia come nelle banlieue parigine. (ANSA).

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi