Red Bull building drop, Sandro Dias scrive la storia

Doppio record mondiale porta lo skateboarding a nuove vette

(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il Red Bull Building Drop è realtà: l'atleta Red Bull Sandro Dias ha compiuto una delle imprese più incredibili nella storia dello skateboarding, dando vita a una leggenda metropolitana e inscrivendo per due volte il suo nome tra i Guinness World Records con una serie di lanci da un edificio di 22 piani nel sud del Brasile. Il fuoriclasse brasiliano, classe 1975, ha completato il drop-in più alto di sempre (70 metri) e ha raggiunto la velocità più elevata mai registrata su uno skateboard standard lungo una rampa temporanea (103 km/h). Con questa impresa, realizzata in collaborazione con Prada Linea Rossa, Dias ha trasformato in realtà una leggenda urbana di lunga data: rendere il palazzo del "Centro Administrativo Fernando Ferrari" (CAFF), una delle architetture più iconiche di Porto Alegre, la "Ultimate Skate Ramp". Si è così realizzato un sogno condiviso da oltre un decennio da moltissimi portoalegrensi, i quali fantasticavano sul fatto che il palazzo, assomigliando a un'enorme rampa da skate, potesse essere effettivamente utilizzato allo scopo. A riprova di ciò, su internet circolano numerosi video fake, un po' ironici, un po' immaginifici, che mostrano skater e biker lanciarsi lungo la sua facciata, come appunto se fosse un gigantesco quarter pipe. Tanto è bastato per "accendere" la determinazione di Sandro Dias, che a cinquant'anni compiuti e con un palmarès già incredibile (nel 2005 è diventato il primo skater a chiudere un 900 - una rotazione aerea di due giri e mezzo che è diventata la sua "signature" - durante una competizione degli X Games; nel 2006 ha conquistato l'oro agli X Games 12, e nel 2012 è stato nominato per l'Action Sports Hall of Fame) continua a voler ridefinire i limiti nel mondo dello skateboard. Per rendere possibile la discesa, sono stati installati pannelli di compensato sulla parete curva dell'edificio. La superficie cementizia originale, infatti, era logorata e danneggiata dal tempo, quindi inadatta a essere percorsa con lo skateboard. Questa struttura temporanea ha consentito a Dias di affrontare in sicurezza la naturale curvatura architettonica della struttura, senza dover fare i conti con asperità e ammaloramenti strutturali. Grande attenzione è stata dedicata alle misure di sicurezza: al termine della rampa sono state collocate barriere gonfiabili simili a quelle utilizzate in MotoGP, progettate per assorbire l'impatto e rallentare il corpo in caso di caduta. Con la stessa finalità, è stata creata una "parete" di 1800 cubi in schiuma, che ha dovuto essere "ricostruita" dopo ogni discesa. Dias ha indossato uno speciale abbigliamento tecnico firmato Prada Linea Rossa, che ha combinato velocità e sicurezza con performance e aerodinamica: tessuti innovativi, leggeri e termosaldati hanno assicurato comfort e mobilità, oltre a uno stile contemporaneo ispirato ai movimenti del corpo umano. A questo si sono abbinate protezioni specifiche, incluso un paraschiena. "Il messaggio più importante che desidero lanciare è di non rinunciare mai ai propri sogni - ha dichiarato Sandro Dias - Ho sognato questa impresa per 13 anni della mia vita e l'ho realizzata credendoci sempre e preparandomi al meglio. Non era facile, l'allenamento è stata la parte più difficile dell'impresa, ma mi ha trasmesso totale consapevolezza di potercela fare. C'erano molti fattori e incognite con cui fare i conti, su tutto la rampa stessa, che era un qualcosa di mai realizzato prima e comportava sfide inedite: velocità estreme, forza G elevatissima, il vento forte in cima all'edificio. Sono soddisfatto, completamente soddisfatto, e penso che questa impresa dimostri che possiamo sempre andare oltre i nostri limiti." (ANSA).

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