Ragazzini morti nel rudere di Nuoro, 'contribuirono al crollo'

Depositata la perizia, 'giocavano con pietre e assi di legno'

(ANSA) - NUORO, 09 LUG - La perizia del consulente del tribunale di Nuoro, consegnata nelle scorse ore, lo mette nero su bianco. E sarà il materiale sul quale si confronteranno le parti nell'incidente probatorio davanti al gip Mauro Pusceddu nell'udienza fissata il 16 luglio. Per l'ingegnere Aldo Mauri non ci sarebbero dubbi: il crollo del solaio del rudere dove morirono due ragazzini nuoresi Patryk Zola e Ythan Romano, il giorno di Pasquetta del 2024, sarebbe stato provocato da loro stessi che stavano giocando all'interno del casolare. "Il contributo causale delle condotte poste in essere dalle persone offese è stato di per se autonomo e sufficiente affinché si verificasse il crollo del solaio", si legge in un passaggio chiave della relazione. La struttura insomma aveva ceduto a causa dei giochi, "con pietre e assi di legno", e specifica il fatto che "il loro intento era quello di farlo crollare". Il perito nella sua relazione ricorda anche quali siano state le azioni che hanno poi causato il crollo: «Sono consistite nel percuotere le murature con grosse pietre e con assi di legno andando a sgretolare le murature stesse, rimuovendo alcuni conci e riducendo progressivamente la loro sezione resistente alla sola zona di connessione d'angolo tra le due pareti». La conseguenza di quei colpi per il perito, è stata chiara: lo stato di tenuta della struttura non ha retto e ha ceduto progressivamente fino all'inevitabile crollo. L'inchiesta, che vede 13 persone indagate per duplice omicidio colposo, mira a chiarire se il cedimento strutturale sia stato causato da negligenza nella manutenzione o da altri fattori. E la perizia appena depositata inizia a dare delle risposte importanti in questa direzione. Mercoledì 16 luglio si torna in aula. (ANSA).

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi