Procura Lodi chiede pene per 11 anni per Frecciarossa deragliato

(ANSA) - LODI, 18 NOV - Il sostituto procuratore di Lodi Giulia Aragno ha chiesto condanne per un totale di 11 anni e 3 mesi di reclusione nel processo di primo grado per il deragliamento del treno Frecciarossa 1000 Milano - Salerno, avvenuto alle 5.30 del mattino del 6 febbraio 2020 in corrispondenza del deviatoio 5 del Posto movimento Livraga, nel Basso Lodigiano, sulla linea ad alta velocità Milano - Bologna. La pena più elevata, 2 anni e 10 mesi, è stata richiesta per Valerio Giovine, che dal 2019 era Direttore produzione di Rfi. Per l'operaio di Alstom accusato di aver invertito due fili nel montaggio di un attuatore per scambi la richiesta è di un anno e 11 mesi, per il collaudatore della stessa azienda che non si sarebbe accorto dell'errore di montaggio vengono chiesti 2 anni di reclusione. Per i dirigenti di Alstom Andrea Morganti, ritenuto dalla Procura responsabile della procedura di collaudo, e Francesco Muscatello, le richieste di pena sono rispettivamente di 2 anni e 4 mesi e di un anno e 11 mesi. Nel deragliamento, avvenuto a 298 chilometri orari, persero la vita i macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo, dieci tra le persone a bordo riportarono lesioni gravi. Il Noif della polizia ferroviaria e i consulenti della Procura di Lodi hanno individuato la prima causa nel cablaggio sbagliato interno a un attuatore prodotto da Alstom a Firenze che poche ore prima i manutentori di Rfi avevano installato sullo scambio numero 5. "Ma più condotte colpose si sono sommate", ha sottolineato il pm. Due operai installatori di Rfi sono già stati giudicati separatamente per rito abbreviato, accusati di non aver effettuato la prova di concordanza finale prima di dare il via libera alla riapertura della linea, per una pena di un anno e 8 mesi di reclusione. (ANSA).
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