Prima udienza omicidio Vassallo, 'cerchiamo verità non vendetta'

(ANSA) - SALERNO, 16 SET - "Non cerchiamo vendetta, cerchiamo la verità". Lo ha detto Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore Angelo, all'esterno della Cittadella Giudiziaria di Salerno dove oggi è in programma l'udienza preliminare a carico di cinque indagati per l'omicidio del primo cittadino di Pollica, avvenuto 15 anni fa. "Oggi è una giornata importante non solo per la Fondazione ma per l'Italia intera in quanto dopo 15 anni e 11 giorni siamo riusciti a portare sul banco degli imputati 5 personaggi che in qualche modo sono collegati all'omicidio di Angelo Vassallo. Poi sarà Il processo a stabilire le responsabilità - ha detto Dario Vassallo - Penso che Angelo sarà contento di questa giornata e sarà contento che l'Italia intera cerca di aiutarci a trovare la verità". Il fratello del sindaco pescatore ha definito "triste" questa giornata, anche perché "in questo tribunale sono indagati uomini dello Stato e quindi è estremamente grave per lo Stato stesso". Vassallo ha denunciato "le assenze della politica", attaccando il Partito Democratico: "Dovrebbero chiedere scusa ad Angelo ma inginocchiandosi. Io personalmente non li perdonerò mai". Quanto al processo, Dario Vassallo prevede che "ce ne sarà sicuramente un altro, almeno altre cinque persone che indirettamente o direttamente fanno parte di questa tragedia". Al fianco della famiglia Vassallo anche l'avvocato Antonio Ingroia: "La giustizia arriva, magari lenta, magari tardi, ma arriva. Credo che sia un momento molto importante. Merito, va detto ancora una volta, della Procura di Salerno e ai carabinieri del Ros che hanno indagato senza guardare in faccia a nessuno". Per Ingroia la costituzione parte civile di tante associazioni dimostra che "c'è un'Italia che crede ancora nella giustizia e che vuole verità e giustizia". (ANSA).
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