Palazzo sequestrato a Brera, 'Comune indicò valore storico di edificio già demolito'

Consulente pm, 'nel 2008 si parlava di risanamento rudere del '700 già abbattuto nel 2006'

(ANSA) - MILANO, 12 DIC - Il rudere del palazzo a ringhiera del '700 di via Anfiteatro 7, nel quartiere Brera di Milano, al posto del quale stava per essere realizzata la torre residenziale di lusso Unico-Brera sequestrata ieri, veniva indicato nel 2008, nei documenti acquisiti negli uffici comunali nell'inchiesta della Procura di Milano, tra "i complessi edilizi con valore storico testimoniale con interventi ammessi in modalità diretta fino al risanamento conservativo". Tuttavia, già un paio di anni prima, tra maggio e luglio 2006, quello stesso edificio "non era più esistente in quanto demolito con un appalto pubblico". Il paradossale dettaglio è contenuto in una relazione dell'architetta Roberta Collicelli, consulente dei pm Petruzzella, Filippini e Clerici, titolari con l'aggiunta Tiziana Siciliano anche di questo filone della maxi inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sulla gestione urbanistica della metropoli. La zona di via Anfiteatro, si legge nella consulenza, che è riportata anche nel decreto di sequestro preventivo firmato dal gip Mattia Fiorentini, fu oggetto di una "variante urbanistica" nel 2007, approvata del dicembre 2008, ma quando "l'edificio era già stato demolito con procedura di somma urgenza" e quell'immobile di fatto non esisteva già più. In quella variante, in pratica, si faceva riferimento alla "conservazione valorizzazione dei caratteri storico artistico monumentali" e ad "interventi ammessi in modalità diretta fino al risanamento conservativo". Una modalità, segnala la consulente, che "stante le stato delle cose già al momento dell'adozione della variante urbanistica non era ovviamente applicabile", perché quell'edificio era già stato abbattuto. Già ieri era emerso che nel 2005 quel rudere storico doveva essere destinato "ad un progetto di risanamento conservativo per 9 alloggi di edilizia popolare", ma poi fu demolito un anno dopo. E negli anni successivi si arrivò alla vendita dell'area e alla realizzazione della torre, bloccata ieri col sequestro. (ANSA).

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