Operato all'ospedale di Perugia bambino giunto da Gaza

(ANSA) - PERUGIA, 20 AGO - È stato sottoposto a un primo intervento chirurgico all'ospedale di Perugia il bambino palestinese di otto anni arrivato in Umbria nella notte tra il 13 e il 14 agosto nell'ambito della missione umanitaria MedEvac. La Regione ha spiegato che l'intervento neurochirurgico è consistito nell'asportazione di frammenti metallici di granata e ossei dalla testa con la ricostruzione della volta cranica. Al momento il piccolo è ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sono giudicate buone, in seguito sarà riportato in pediatria per una degenza ordinaria. Il piccolo, accompagnato dai nonni e da una zia, e poi raggiunto dal padre, era stato trasferito dall'aeroporto militare di Ciampino a pediatria, dove è seguito dall'equipe del professor Giuseppe Di Cara e dal reparto diretto dal professor Alberto Verrotti Di Pianella. L'operazione è stata eseguita dal dottor Carlo Conti, direttore della neurochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Perugia e dalla sua equipe. "La comunità umbra è accanto a questo bambino e alla sua famiglia" ha annunciato la presidente della regione Stefania Proietti. "Desidero ringraziare, uno per uno - ha aggiunto -, i professionisti che si sono presi cura di lui in queste ore difficili: medici, infermieri, tecnici, anestesisti, radiologi e tutto il personale del Santa Maria della Misericordia. È un lavoro silenzioso e prezioso che racconta la migliore sanità pubblica. Un grazie sentito anche alla direzione regionale salute, al 118, con il dottor Francesco Borgognoni, alla protezione civile regionale, ai volontari della Misericordia, alle mediatrici culturali, alla Caritas e alla Fondazione Chianelli per il sostegno logistico e umano garantito alla famiglia". "La rete umbra - ha affermato ancora Proietti - ha risposto con professionalità e umanità. Il percorso di assistenza che abbiamo attivato mette al centro la dignità della persona e i diritti dei bambini. A tutti coloro che stanno lavorando per la sua guarigione va la riconoscenza dell'istituzione regionale". (ANSA).
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