Massimo Iannone, vocal coach per i nuovi talenti della lirica

Borsa di studio a 2 giovani indiani in concerto a Torre del Lago

(di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 19 AGO - ''La musica è un dono che si restituisce'': Massimo Iannone, vocal coach della lirica dopo oltre quaranta anni di carriera da tenore nel coro dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha fatto proprio il motto del celebre violinista Piero Farulli. E così oggi a 60 anni, lasciata Roma per vivere a Viareggio, sostiene i nuovi talenti del canto italiani e stranieri grazie anche alla popolarità guadagnata sui social. Il 23 agosto, a Torre del Lago nella storica Villa Museo Puccini proporrà il concerto 'Massimo Iannone Vocal Coach & Friends'' che vedrà protagonisti il baritono Sartak Darapuri e il mezzosoprano Jhannobl Roi, i due vincitori poco più che ventenni della borsa di studio da lui dedicata a giovani artisti indiani della lirica. Ad arricchire il programma sarà anche la partecipazione di interpreti come Caterina Marchesini, recente protagonista al fianco di Anna Netrebko nel "Nabucco" al Festival di Cap Rocat , e Mario Greco, applaudito in questi giorni a Gravina di Puglia nel debutto come Duca di Mantova in Rigoletto. Al pianoforte si esibirà Silvia Gasperini, esperta del repertorio pucciniano. ''Il vocal coach - dice Iannone all' ANSA - è qualcosa di più speciale rispetto al tradizionale maestro di canto, è un motivatore. Il primo ti insegna soprattutto la tecnica, il secondo è un controllore a 360 gradi''. Gli pice descriversi come ''uno che fa i tagliandi come avviene per un' automobile. La lezione diventa, quindi, uno scambio di energie, di contatto fisico a volte. E poi prima di tutto per me viene il rispetto per le indicazioni dinamiche scritte il partitira: la fedeltà all' autore sempre''. Originario di Nocera Inferiore, Massimo Iannone insegna canto in corsi e masterclass in Italia e all' estero e dedica oggi gratuitamente parte della sua attività ai giovani che intendono affermarsi sulla scena internazionale. Con l' India ha un rapporto particolare, anche per aver abbracciato da oltre dieci anni la religione buddista. Nel gennaio scorso dopo all' Istituto Italiano di Cultura di Nuova Delhi, organizzato dall' Ambasciata Italiana per tutte le rappresentanze diplomatiche della capitale, ha presentato un evento durante il quale si sono esibiti in classici del repertorio italiano da Verdi a Puccini e Donizetti i giovani interpreti della Neemrana Foundation, l' istituzione per la promozione del belcanto in India guidata dal soprano Aude Priya Wacziarg Engel. ''Penso che per un artista che ha avuto una vita fortunata come la mia - spiega - sia quasi spontaneo trasmettere l' esperienza musicale di circa tremila concerti a chi si affaccia ora alla professione. Aiutare i giovani ai realizzare i propri sogni mi procura una gioia che non ha uguali anche perchè mi ricorda le difficoltà e i sacrifici che ho incontrato per affermarmi. Il sostegno non è soltanto artistico ma a volte anche economico dal momento che per le famiglie spesso è una impresa titanica avere una promessa della musica in casa''. (ANSA).

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