Le mani dei clan sulle scommesse online, sequestrati beni per 40 milioni

(ANSA) - CATANIA, 12 DIC - Beni stimati in 40 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Catania, con il supporto del comando provinciale di Gorizia e, attraverso Eurojust, con l'Autorità giudiziaria romena, a Fabio Lanzafame, di 53 anni, già collaboratore di giustizia, ritenuto contiguo sia alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano che al clan Cappello-Bonaccorsi. Il provvedimento di prevenzione ha colpito attività economiche, beni mobili e immobili, conti correnti, somme in contanti riconducibili all'indagato e a prestanome nelle province di Catania, Siracusa e Gorizia, e in Romania, a Bucarest e Pitesti. Lanzafame è stato condannato nel 2020 e nel 2022 alla pena complessiva della reclusione di circa 7 anni per il suo ruolo di organizzatore di un'associazione a delinquere dedita alla commissione di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, truffa aggravata ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e riciclaggio dei proventi illecitamente accumulati, con l'aggravante di aver agevolato la mafia. Secondo l'accusa avrebbe permesso l'infiltrazione occulta di Cosa nostra catanese e del sodalizio mafioso dei Cappello creando le condizioni per il loro ingresso nel settore del "gaming online", anche attraverso l'acquisizione di licenze ed autorizzazioni, necessarie all'apertura ed alla gestione di sale scommesse ed attività commerciali, nelle province di Catania e Siracusa e in altre località siciliane. In base agli elementi acquisiti e su proposta di questa Procura il Tribunale di Catania ha quindi disposto il sequestro di prevenzione di 20 attività commerciali (12 italiane e 8 estere) attive nel settore dei giochi e scommesse nonché in quello immobiliare, 89 beni immobili, in Italia e in Romania, due autovetture, 20 conti correnti bancari e denaro contante. (ANSA).
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