L'Aula della Camera conferma, opinioni di Meloni insindacabili

(ANSA) - ROMA, 16 LUG - L'Aula della Camera ha confermato all'unanimità, con 277 sì e nessun contrario, il parere della Giunta per le autorizzazioni - votato a gennaio all'unanimità - sull'insindacabilità delle opinioni espresse da Giorgia Meloni nell'ambito del procedimento penale originato dalla querela di Fabrizio Pignalbèri nei confronti della premier all'epoca dei fatti deputata. A Giorgia Meloni era stato contestato il reato di diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità. La denuncia del querelante - si legge nei documenti della Giunta - "si fonda sulla pubblicazione, il 2 giugno 2021 alle ore 00:36, del seguente messaggio sul profilo Twitter dell'onorevole Meloni: "Fabrizio Pignalberi non ha più nulla a che fare con FdI da alcuni anni. Ciononostante non avremmo potuto immaginare che fosse un truffatore. Siamo pronti a costituirci parte civile nel processo contro di lui perché siamo parte lesa". Messaggio pubblicato "a seguito della messa in onda, la sera del 1° giugno 2021, di un servizio televisivo della trasmissione Le Iene, tuttora reperibile online - si legge sempre nel dossier - che descriveva le attività del sig. Pignalberi in termini fortemente critici. Secondo il servizio, il Pignalberi avrebbe conseguito all'estero una laurea in giurisprudenza non riconosciuta in Italia e aperto uno studio professionale di avvocato. In tal modo egli avrebbe truffato diverse persone - anche anziane e in grosse difficoltà economiche - inducendo loro a farsi versare denaro contante e assegni (teoricamente destinati all'estinzione di debiti con il Fisco, con le banche o con altri soggetti privati) che egli, invece, avrebbe indebitamente trattenuto per sé. Sempre secondo il servizio televisivo, lo stesso Pignalberi - incaricato di ottenere il risarcimento del danno conseguente a incidenti automobilistici - avrebbe incassato le somme erogate dalle compagnie assicuratrici, senza poi riversarle ai clienti. Inoltre, in cambio di soldi, avrebbe perfino promesso ad alcune madri di ottenere il ri-affidamento dei figli assegnati alle case-famiglia. Secondo quanto riportato da concordi fonti giornalistiche, Pignalberi - con sentenza del 6 luglio 2023 - è stato condannato dal Tribunale di Frosinone a 8 mesi di reclusione nonché al pagamento di 11.000 euro di multa per truffa ed esercizio abusivo della professione di avvocato. Le stesse fonti riportano che tale condanna segue alla denuncia sporta proprio da una delle vittime intervistate dalla trasmissione Le Iene nel servizio andato in onda il 1° giugno 2021". (ANSA).
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