La Bulgaria celebra Cirillo e Metodio, ideatori del cirillico

Omaggio del premier Zhelyazkov in visita a Roma e in Vaticano

(ANSA) - SOFIA, 24 MAG - In Bulgaria si celebra ufficialmente la festa dei santi Cirillo e Metodio, i due fratelli che nel secolo IX idearono l'alfabeto bulgaro, chiamato all'epoca glagolitico e poi cirillico, e adottato di seguito da diversi popoli slavi in Europa. Cirillo e Metodio furono canonizzati per la divulgazione in lingua protoslava della Bibbia, nonché per la diffusione del cristianesimo tra i popoli slavi nel Medioevo. La lingua e la scrittura slava furono riconosciute nell'anno 880 dal papa Giovanni VIII come sacre, accanto all'ebraico, al latino e al greco. Nel 1980 papa Giovanni Paolo II dichiarò Cirillo e Metodio compatroni d'Europa. Il sepolcro di Cirillo si trova a Roma, nella basilica di San Clemente. Ieri il premier della Bulgaria Rossen Zhelyazkov, a capo di una delegazione ufficiale, ha reso omaggio alla sua memoria e poi si è recato in Vaticano in udienza da papa Leone XIV. "Abbiamo esaminato diversi argomenti importanti, da quelli legati alla fede, a quelli legati all'agenda europea attuale, compresa la guerra in Ucraina", ha dichiarato ai media il premier bulgaro a fine udienza. Rossen Zhelyazkov ha donato al papa un omoforio, paramento liturgico usato dai vescovi ortodossi e dai vescovi cattolici orientali di rito bizantino che corrisponde al pallio della Chiesa cattolica. Durante la sua visita in Italia il premier bulgaro è stato ricevuto anche da Giorgia Meloni. "I nostri due paesi hanno ottimi rapporti bilaterali. La nostra ambizione è quella di avviare un lavoro serio sui progetti infrastrutturali, nonché su progetti congiunti nel campo dell'industria della difesa", ha dichiarato Zhelyazkov ai media al termine dell'incontro. Ad oggi la scrittura in cirillico è ufficiale in diversi paesi tra i quali Bulgaria, Russia, Ucraina, Serbia, Macedonia del Nord, Mongolia. L'alfabeto cirillico è il terzo adottato nell'Ue, dopo l'ingresso della Bulgaria nel 2007, oltre a quello latino e greco. (ANSA).

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