'Il Re Cantore', un docufilm sul tenore Francesco Demuro

Mereu firma regia della storia di una personalità internazionale

(ANSA) - SASSARI, 11 LUG - Dalle esibizioni giovanissimo nelle piazze coi gruppi folk, al trionfo sui prestigiosi palcoscenici d'opera, da La Scala al Met di New York, dall'Arena di Verona all'Opéra de Paris, fino a giungere al meritato riconoscimento internazionale alla sua carriera con il prestigioso premio "miglior tenore" all'International Opera Awards. Il regista Pietro Mereu accende i riflettori sul tenore sardo Francesco Demuro, originario di Porto Torres (Sassari). Si intitola "Il re cantore" il documentario che ripercorre i momenti significativi della vita e del percorso artistico del talento, icona del belcanto, apprezzato da pubblico e critica nei teatri di tutto il mondo. Tanti i ruoli interpretati in diverse opere, Traviata, Bohème, Turandot, Luisa Miller, per citarne alcune. Primi ciak oggi a Sassari dove ieri Demuro ha debuttato in piazza d'Italia tra calorosi applausi e ovazioni nel ruolo di Pinkerton in Madama Butterfly di Puccini, inserita nella stagione del teatro lirico De Carolis. Poi le riprese proseguiranno a Porto Torres, Orosei, poi ancora nella penisola e all'estero. "Questo film racconta il viaggio di una voce, ma soprattutto di un bambino diventato uomo. Con il tocco sensibile di Pietro Mereu, rivivo il mio percorso umano e artistico, dalla Sardegna ai grandi palcoscenici del mondo. È la mia storia, nuda e sincera", afferma lo stesso protagonista. Il documentario è prodotto da Piano B Produzioni di Roma, l'uscita nelle sale è prevista nel 2026, con l'obiettivo di essere presentato in anteprima in un grande festival internazionale. Il progetto ha già ottenuto il sostegno della Regione sarda e del ministero della Cultura. Il film si snoda attraverso spezzoni di interviste, testimonianze, frammenti di vita, dalla sua infanzia e giovinezza a Porto Torres e poi in giro per il globo, spezzoni di concerti, recital e esibizioni liriche, con un taglio documentaristico e uno sguardo intimista. "Un film che unisce due mondi, quello poco conosciuto del canto a chitarra e quello della lirica. Il titolo 'Il Re Cantore' nasce da un gioco di parole sul doppio significato della parola Re: da una parte la nota musicale perché, nella tradizione del canto a chitarra, in cui Demuro si è affermato da giovanissimo, si canta spesso in Re. Dall'altra il titolo nobiliare perché, prima di intraprendere la carriera nella lirica, diventando una delle voci italiane più apprezzate nel mondo, Francesco era considerato il "Re" di questo mondo", spiega Pietro Mereu. (ANSA).

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