Il governo agli studenti, 'non esistono droghe leggere'

Premiazione concorso scuole; Schillaci 'attenzione a Fentanyl'

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Canzoni, video, poesie, fumetti, riflessioni, performance artistiche sulle droghe, le dipendenze in generale, i corretti stili di vita, con proposte e testi originali, che hanno rivisitato in chiave moderna alcuni classici come la Divina Commedia o periodi storici come il Rinascimento: i vincitori del concorso 'No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza', rivolto a tutte le scuole italiane, sono stati premiati oggi pomeriggio dai ministri Giuseppe Valditara (Istruzione), Oreste Schillaci (Salute) e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano. "Siamo qui perché c'è un aspetto anche culturale sulle dipendenze e partire dalla scuola primaria è il modo migliore per agire. Si dicono tante cose inesatte, come che esistono sostanze leggere che leggere non sono - ha detto Mantovano nel suo intervento - fanno danni irreversibili; non esistono droghe leggere, sono droghe e basta e fanno male, soprattutto alla vostra età". "Il concorso - ha affermato Valditara - è la prima tappa di un percorso: vogliamo lanciare una svolta culturale e partiamo dalle vostre riflessioni per avviare un periodo di forte rinnovamento. La libertà: uno dei compiti più importanti della scuola è educare alla libertà ovvero a non essere dipendenti da qualcosa, a essere maturi e responsabili. La scuola è stata fondata per vincere le dipendenze dall'ignoranza, dal degrado ecc. ogni dipendenza va contro il significato dell'istruzione. In una società caratterizzata 'dall'adultescenza', come si dice oggi, non c'è libertà se c'è dipendenza. Essere dipendente da droga, gioco e altro significa essere anche dipendenti da qualcuno. Non credete che possano esistere dipendenze accettabili, tutte le droghe fanno male, non ci sono droghe buone o cattive, tutte le dipendenze fanno male, pure l'uso del cellulare che danneggia memoria, fantasia e creatività. Nelle nuove linee sull' educazione civica abbiamo messo come obiettivo la lotta contro le dipendenze. Questa deve essere una grande battaglia culturale". Anche per Schillaci, "la dipendenza è il contrario della libertà di stare bene ed essere felici. Guardiamo con attenzione i vostri stili di vita - ha spiegato il ministro agli studenti - e portiamo avanti azioni per migliorarli. Abbiamo attenzione anche alla promozione delle attività sportive che tra l'altro aumentano l' autostima e fanno vivere meglio con gli altri. Sul fronte del disagio giovanile, abbiamo finanziato fondo per sostenere gli studenti: chiedere aiuto non è un segno di debolezza ma di coraggio. Sul fronte del Fentanyl, l'attenzione governo è altissima: dobbiamo lavorare per aumentare la percezione del pericolo". (ANSA).

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