Gigi D'Alessio, 'in Nuje parlo di valori e vita reale'

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Gigi D'Alessio non ha dubbi su quale sia il tema del suo nuovo disco, in uscita il 28 novembre. I 13 brani parlano di "noi" - in napoletano "Nuje", che ne è il titolo - e della "vita reale". In contrapposizione netta rispetto a quella "fake" che "vediamo sui social". "Siamo sempre più proiettati verso il materialismo - dice il cantautore - c'è tanta gente che vuole dimostrare cose che poi non sono vere, fa vedere che sta alle Maldive e invece è a Riccione". E pure i giovani a volte "cantano di violenza" ma magari "è tutto fake". Oltre ai singoli già pubblicati ('Rosa e lacrime', 'Cattiveria e gelosia', 'Un selfie con la vita' e 'Diamanti e Oro' con Khaled e Jovanotti) l'album - prodotto da D'Alessio insieme ad Adriano Pennino, Max D'Ambra e Kekko D'Alessio e con la collaborazione di Vincenzo D'Agostino ai testi - si apre con 'Natu tipo e penziero', una canzone che parla della fragilità dell'amore e della difficoltà di lasciar andare chi si è amato profondamente. E pure 'Nuje' stessa è dedicata ad un amore intenso ma complicato. In chiusura di disco c'è 'Filumè', una dedica alle donne, ispirata a Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. La responsabilità dei musicisti verso le nuove generazioni per l'artista è grande, e su questo devono impegnarsi pure le nuove proposte musicali. "Questi ragazzi forse più di noi hanno l'obbligo di trasferire i veri valori della vita - prosegue -. Siamo stufi di sentire raccontare cose violente nelle canzoni. La vita è basata sull'amore. Secondo me molti raccontano storie che non riguardano nemmeno la loro vita, è diventata una moda. Ma nella musica i valori non sono una moda, come ci si innamorava cento anni fa ci si innamora oggi, non è cagnat' nient". Ai giovani pure l'invito a non limitarsi all'uso di nuove tecnologie, come l'autotune. "Come sapete ho un figlio che si sta affacciando alla musica - dichiara -. Gli ho detto: 'se vuoi fare il musicista, se vuoi fare il cantante, la musica la devi capire e studiare'. Quando canti soltanto vedi la musica attraverso lo spioncino, quando invece sei musicista hai tutta la porta spalancata. Il consiglio che do a tutti quindi è: 'Usate l'autotune, ma cercate pure di capire la musica'". (ANSA).
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