Funerali Vanoni, dopo l'omelia Fresu suona 'L'appuntamento'

(ANSA) - MILANO, 24 NOV - "Le canzoni diventano ritornelli della vita. Sono come i lumini in chiesa, che continuano a muovere la fiammella anche quando non vi siamo": don Luigi Garbini lo ha detto durante l'omelia al funerale di Ornella Vanoni, un'omelia piena di episodi della sua vita e delle parole delle sue canzoni. "Ti benediciamo Signore perché ci hai dato Ornella" ha esordito. "La mia fede è troppo scossa ormai ma prego", uno dei versi citati per ricordare la sua fragilità, la sua sincerità che le ha fatto bucare tutti gli schermi". Appena finita l'omelia hanno risuonato le note de 'L'appuntamento', interpretata da Paolo Fresu con la sua tromba. Sono state circa novemila le persone che ieri e oggi sono andate alla camera ardente allestita al Piccolo Teatro Grassi di Milano per dare l'ultimo saluto a Ornella Vanoni. Lo ha detto l'assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, intervistato dalla Rai. "È il tributo che ha dedicato alla sua Ornella - ha spiegato Sacchi - che era Miano, era un pezzo di Milano, l'abbiamo detto in tante sedi e in tanti modi e lo diciamo anche dopo la sua scomparsa che ci ha riempito di dolore. Milano perde una delle sue anime culturali e una delle sue protagoniste, Milano l'ha abbracciata e vedere il Piccolo in questi giorni è stata veramente un'emozione enorme". "Oggi è il giorno del saluto, del commiato, del ricordo, del lutto cittadino proclamato dal sindaco Sala, ma ci sarà il modo di legare per sempre il nome di Ornella Vanoni a Milano", ha concluso Sacchi. (ANSA).
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi








