Fine vita, Paolo Fresu e artisti sardi per la raccolta firme

Arriva il sostegno per la campagna di "Liberi Subito"

(ANSA) - CAGLIARI, 13 MAG - Anche la Sardegna a supporto di "Liberi Subito", la campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare promossa dall'associazione Luca Coscioni in tutte le regioni per garantire tempi certi e procedure chiare per l'accesso al suicidio medicalmente assistito, così come stabilito dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. Il jazzista di fama internazionale Paolo Fresu, la cantante Claudia Aru, l'ex senatore Luigi Manconi, la cantante e attrice Rossella Faa e le artiste Lucidosottile sono alcune delle personalità appartenenti al mondo della cultura, della politica, dell'arte e della musica che hanno espresso il loro appoggio. "In Sardegna - afferma Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni - tutti i gruppi di maggioranza hanno firmato la nostra proposta di legge sul fine vita "Liberi Subito", presentata pubblicamente a novembre dello scorso anno, ma da allora non ci sono stati passi avanti: la discussione non è mai iniziata. Chiediamo che la proposta sia finalmente calendarizzata. La stessa presidente Todde recentemente ha dichiarato che "la legge è stata depositata e ora deve passare in commissione per essere discussa. Saremo probabilmente, tempi permettendo, la seconda regione d'Italia ad approvarla". "Anche il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini - prosegue Cappato - aveva dichiarato che "la Sardegna farà da apripista in Italia sulla legge per il fine vita, ai primi del 2025 sarà approvata'. È ora di passare dalle dichiarazioni ai fatti". Nei video messaggi rivolti al Consiglio regionale si chiede di velocizzare l'iter, da tempo bloccato in Sardegna. "Il Consiglio regionale- dice Manconi - può legiferare sulla materia che riguarda davvero l'intera popolazione e che richiama temi fondamentali come il dolore, cioè la sofferenza fisica e la patologia, riguarda la condizione dei malati terminali, riguarda l'accanimento terapeutico e quel diritto essenziale della persona umana che è il diritto a una morte dignitosa". Per Fresu "è importante che sia avviata al più presto una discussione in consiglio regionale per offrire ad ogni cittadino le stesse garanzie e gli stessi diritti affinché il riconoscimento della dignità personale non resti un diritto esistente solo sulla carta, ma diventi una realtà per l'intera comunità. Fatelo subito, si tratta di diritti, di uguaglianze e soprattutto di umanità". (ANSA).

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