Fermato col taser a Olbia, accertamenti sulla pistola elettrica

(ANSA) - OLBIA, 19 AGO - Lente della Procura di Tempio Pausania sul taser in uso ai carabinieri con il quale è stato bloccato a Olbia Giampaolo Demartis mentre stava aggredendo i residenti del quartiere di Santa Mariedda. Il 57enne, in evidente stato di alterazione, è poi morto per arresto cardiaco in ambulanza verso l'ospedale. Marco Manca, l'avvocato che tutela la famiglia della vittima, ha affermato all'ANSA di avere "piena fiducia nell'operato della magistratura" e che nessun membro della famiglia ha mai rilasciato dichiarazioni alla stampa. "Il taser - spiega - è stato sequestrato e verranno eseguiti accertamenti sull'uso che ne è stato fatto quella sera. Resta anche da chiarire la presenza di alcune chiazze di sangue sull'asfalto vicino a Gianpaolo. Ci sono ancora parecchie cose da verificare, fino ad allora restiamo fiduciosi nell'operato degli inquirenti". In una nota diffusa dall'avvocato, sono intervenuti anche i familiari della vittima, che si dicono "ancora profondamente scossi e provati per il drammatico accaduto", precisando di non voler "rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale" e dissociandosi "fermamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, ove compaiono frasi virgolettate attribuite impropriamente ai medesimi familiari, mai da loro pronunciate". Tali ricostruzioni, prosegue il legale, "non corrispondono in alcun modo alla loro volontà e rappresentano un'inaccettabile alterazione della realtà. La famiglia ripone la propria totale e incondizionata fiducia nell'operato della magistratura, cui intende affidarsi integralmente". (ANSA).
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