F. Murray Abraham, viva l'umanità, il mio Paese sembra impazzito

Attore Usa in 'Milarepa' che per Nero è 'meditazione visiva'

(ANSA) - ROMA, 06 GIU - "Tutti conoscono la vendetta e i pericoli che essa comporta, se ne parla spesso nella Bibbia quando dice come questa possa essere distruttiva. Questo il messaggio del film 'Milarepa' di Louis Nero, un regista a cui sono unito dall'umanità, quella che manca al mio Paese che oggi sembra impazzito". Così oggi a Roma il premio Oscar per 'Amadeus', F. Murray Abraham, nel cast di 'Milarepa' in sala dal 19 giugno in 100 copie distribuito da L'AltroFilm. E ancora l'attore ottantacinquenne che di vendetta se ne intende, basti pensare al solo personaggio di Salieri: "Chi insegna la vendetta dimentica se stesso. E' importante però ridere e saper ridere. Non dimentichiamocelo mai. Sia Salieri che il personaggio che interpreto qui sono molto umani. Uno più cattivo, l'altro più buono. Ho entrambe queste cose in me, e così è anche per voi". "Milarepa è un film di fantascienza, non nel senso classico - spiega oggi a Roma il regista -, ma piuttosto una rilettura del genere, un'opera che immagina un futuro in cui, in un contesto rurale e arcaico, l'umanità ha abbandonato la corsa tecnologica per tornare alle proprie origini. Dopo questo fallimento della scienza e del progresso materiale, l'essere umano torna così al centro della narrazione, in netto contrasto con la vacuità delle cose. Mentre la tecnologia si dissolve, aumenta lo spazio della spiritualità popolare, delle leggende, dei 'fantasmi' della natura. Il film - continua Louis Nero - prende un po' ispirazione dal mito di Mad Max, ma lo ribalta totalmente : l'azione cede il passo all'introspezione, e il movimento narrativo si sposta dal fuori al dentro. È un film - conclude- che mescola fantascienza e cinema dell'anima, dando spazio all'evoluzione interiore dei personaggi e al rapporto profondo con l'ambiente che li circonda". (ANSA).

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