D.i.Re, appello per coinvolgere esperte dei centri antiviolenza

'Per cambiamento di governance', Adesione di 13 organizzazioni

(ANSA) - ROMA, 03 LUG - Il nuovo Piano Strategico del Governo: senza confronto, senza trasparenza, senza donne. Lo sostiene D.i.Re - Donne in rete contro la violenza che rivolge un appello alle organizzazioni e alla società civile "per un cambiamento di governance e per un vero coinvolgimento delle esperte dei centri antiviolenza D.i.Re contro la violenza" e denuncia "la mancata coerenza nella definizione e nell'implementazione di politiche adeguate che partano da una corretta lettura e interpretazione delle radici patriarcali del fenomeno". "A fronte del riconoscimento formale da parte di questo governo e della sua maggioranza di essere in prima linea contro la violenza", la Rete nazionale antiviolenza rivendica l'importanza del riconoscimento dell'operato dei Centri antiviolenza con approccio di genere. Per questo, ha lanciato un appello a tutte le associazioni femministe e alla società civile tutta per "la costruzione di un argine collettivo alle preoccupanti derive di questo governo". "Facciamoci protagoniste di una mobilitazione comune, forte e determinata - afferma Cristina Carelli, presidente D.i.Re - Donne in rete contro la violenza - Diamo una risposta collettiva per il cambiamento culturale necessario alla libertà di tutte e tutti. Osserviamo, nelle azioni del governo e del Dipartimento Pari Opportunità una modalità unidirezionale, opaca, che ignora il valore della co-progettazione e non contempla l'esperienza di chi agisce ogni giorno per la liberazione delle donne dalla violenza patriarcale. Siamo convinte - conclude la presidente - che il sistema antiviolenza necessiti della visione e dell'esperienza delle associazioni femministe, da decenni presidio indispensabile nella protezione di donne e minori e nella prevenzione del fenomeno e per questo desideriamo coinvolgere tutte le organizzazioni attive in questo contesto". Oltre alle organizzazioni socie della Rete D.i.Re, all'appello hanno finora aderito: Action aid - Women's Rights Programme Expert, Aidos, Be Free, Cgil, Chayn Italia, Cismai, Giuristi Democratici, Lef Italia, Nudm, Period Think Thank,Udi, Unione Donne Italiane, Uil, Una Nessuna Centomila. (ANSA).

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