Cgil Lecce, 'sdegno per l'intitolazione di una scuola a Sergio Ramelli'

(ANSA) - NARDO, 26 DIC - "Nardò vive l'onta di una toponomastica che presta il fianco al revisionismo storico. Una città che è medaglia d'oro al merito civile per aver accolto i reduci dei campi di sterminio nazifascisti, non merita questa ulteriore umiliazione". È quanto si legge in una nota di Cgil e la Flc Cgil di Lecce che "esprimono profondo sdegno e contrarietà" sui contenuti della delibera approvata dalla giunta del Comune di Nardò (Lecce) guidata dal sindaco Pippi Mellone, commissario della Lega per la provincia di Lecce, che dispone l'intitolazione del nuovo edificio di una scuola superiore alla memoria di Sergio Ramelli, il militante di Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 quando aveva 18 anni, da un commando di Avanguardia operaia. Per il sindacato non si "ravvisa alcun senso civico ed educativo nell'intitolare un luogo della cultura e dell'educazione a un personaggio divisivo, come il povero Sergio Ramelli". "Resta un mistero come possa rispondere ai valori costituzionali, come si legge nel provvedimento della giunta, l'idea di intitolare una scuola a un giovane neofascista, giacché la nostra Costituzione è intrinsecamente antifascista", prosegue la nota. Il sindacato lancia "un appello ai componenti degli organi collegiali della scuola e dell'Ufficio scolastico provinciale" affinché non soltanto "rivendichino l'autonomia dell'istituzione che rappresentano, valorizzino il ruolo della scuola intesa come agenzia educativa che trasmette i valori fondanti della Repubblica" ma anche "non si facciano condizionare dalle simpatie del ministro dell'Istruzione e dalle scomposte forzature istituzionali di un sindaco", conclude la nota. (ANSA).
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