Botteghino Usa, Lilo & Stitch ancora in testa, arriva Karate Kid

Il ritorno di Chan e Macchio terzo posto dopo Mission Impossible

(ANSA) - LOS ANGELES, 01 GIU - Il remake live-action di Lilo & Stitch si conferma in testa al box office nordamericano per il secondo fine settimana, con 63 milioni di dollari di incassi. Il film Disney ha già raccolto 280 milioni negli Stati Uniti e 610 milioni a livello globale, confermandosi come uno dei maggiori successi dell'estate. Seconda posizione per 'Mission: Impossible - The Final Reckoning', che aggiunge 27 milioni di dollari al suo bottino. L'ottavo capitolo della saga con Tom Cruise ha raggiunto 123 milioni nel mercato domestico e 354 milioni nel mondo. Un buon risultato, non fosse che il film è uno dei più costosi di sempre, con un budget di 400 milioni. Buon esordio, anche se leggermente inferiore alle attese, per 'Karate Kid: Legends', che debutta al terzo posto tra i film più visti del fine settimana con ricavi di 21 milioni di dollari. Prodotto da Sony con un budget di 45 milioni, il film segna il ritorno della saga sul grande schermo dopo quindici anni, riunendo Jackie Chan e Ralph Macchio sotto la regia di Jonathan Entwistle. Quarta piazza per il ritorno di un horror tra i più venerati dai fan del genere: Final Destination: Bloodlines, sesto capitolo della saga slasher-comica, che incassa 11 milioni nel suo terzo weekend al cinema, portando il totale domestico a 112 milioni. Chiude la top five la nuova uscita horror di A24, 'Bring Her Back - Torna da me', che debutta con sette milioni. Diretto dai gemelli Danny e Michael Philippou, il film - incentrato su un fratello e una sorella alle prese con un oscuro rituale nella casa della madre adottiva - ha conquistato critica e pubblico. Si tratta del secondo lungometraggio dei registi dopo il successo di Talk to Me, uscito nel 2023 anche in Italia. Complessivamente, il box office di stati Uniti e canada continua a crescere: secondo Comscore, gli incassi sono in aumento del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, anche se restano ancora il 27% sotto i livelli pre-pandemia del 2019. (ANSA).

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