All'Arena di Verona irrompe un Nabucco hi-tech

La clessidra, l'atomica, la visione tecno-filosofica di Poda

(ANSA) - VERONA, 13 GIU - Il 'Nabucco', una delle opere 'manifesto di Verdi, e del Risorgimento italiano, ha riaperto stasera il palcoscenico dell'Arena di Verona, per la 'prima' della stagione lirica 2025. Un capolavoro musicale costruito attorno alla storia del conflitto tra il popolo ebraico e il re babilonese Nabucodonosor (Nabucco), che invade Gerusalemme e imprigiona gli ebrei. Ma che stasera è parso anche rimando ai venti di guerra che infiammano il Medio Oriente, con una storia all'opposto, ed Israele - vittima del raid terroristico del 7 ottobre 2024 - messo all'indice della politica internazionale per la guerra a Gaza. Sul podio dell'orchestra areniana il maestro Pinchas Steimberg, tra i maggiori direttori in attività, nato proprio in Israele. Nel catino areniano sono bastate le prime note dell'ouverture per rapire il pubblico e tornare, per una sera, a far parlare la musica. Una regia visionaria e tecno-filosofica, quella firmata dal trentino Stefano Poda, per un Nabucco inedito e mai così hi-tech. In platea il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i ministri Giuli, Roccella, Ciriani e Urso. Una produzione che è anche una grandissima sfida tecnica per le maestranze areniane e per i numerosi laboratori coinvolti, con inedite soluzioni per i 3.000 costumi e spettacolari effetti scenici. Sul palco 400 tra artisti, mimi, figuranti, Ballo, impegnati in inedite coreografie di battaglia di scherma, e naturalmente il Coro, vero protagonista dell'opera. Il kolossal verdiano firmato da Poda sarà proposto da Rai Cultura sabato 21 giugno alle 21.20 su Rai 3, in occasione della Giornata Mondiale della Musica. In scena stasera è andato un cast di stelle internazionali dell'opera, guidato da Amartuvshin Enkhbat, voce imponente nata nelle remote alture della Mongolia e oggi baritono verdiano di riferimento. (ANSA).

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