Al confine con documento falso, assolto per 'fatto lieve'

Sentenza del tribunale di Torino, 'era solo di passaggio'

(ANSA) - TORINO, 06 NOV - Quando è stato controllato alla frontiera fra l'Italia e la Francia aveva con sé un documento falso. Il tribunale di Torino lo ha comunque assolto per 'particolare tenuità del fatto' e la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale, dal momento che la sentenza non presentava vizi di logicità e non spettava alla Suprema Corte entrare nel merito della questione. Il caso riguarda un 48enne nato in Algeria che era stato controllato a Bardonecchia dalla polizia nell'ambito di un servizio di contrasto all'immigrazione clandestina. L'uomo presentò "spontaneamente" una carta di identità belga valida per l'espatrio, poi risultata falsa, e spiegò che era stato in Italia "solo di passaggio" perché "era andato a un matrimonio". Il tribunale, che ha processato il 48enne per 'possesso o fabbricazione di documento falso', lo scorso 13 febbraio si è pronunciato per la tenuità del fatto: l'imputato non aveva precedenti penali né di polizia, il suo atteggiamento con le forze dell'ordine era stato collaborativo e la condotta era da considerarsi "occasionale". Inutilmente la procura generale ha fatto presente che la scusa del matrimonio non era plausibile, che per accertare la falsità del documento era stato necessario ricorrere a una speciale apparecchiatura a raggi Uv, che "i documenti di identità falsi vengono realizzati da organizzazioni di falsari specializzate". La Cassazione ha concluso che questi argomenti riguardano la rivalutazione delle prove, su cui non possono intervenire. (ANSA).

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