A Vicenza 56 'No Tav' indagati per scontri con polizia

(ANSA) - VENEZIA, 13 AGO - Sono 56 gli attivisti No Tav indagati a Vicenza in seguito alle manifestazioni di protesta e gli scontri con la polizia in occasione dello sgombero dell'area del fiume Retrone interessata dai lavori per l'alta velocità ferroviaria. Ne dà notizia la Questura di Vicenza. I fatti oggetto dell'indagine risalgono all'8 e al 12 luglio scorsi. Nel primo caso c'era stato il tentativo dei No Tav di bloccare l'accesso alle maestranze delle ditte incaricate dei lavori. Fallito ogni tentativo di mediazione, la polizia aveva deciso un intervento coercitivo, spostando fisicamente i dimostranti, e successivamente, per quelli riparati dietro barriere improvvisate di metallo e di legno, con l'intervento degli idranti della polizia. La reazione degli attivisti era arrivata 4 giorni dopo, il 12 luglio, con una manifestazione che li aveva visti fronteggiare con ogni mezzo (pannelli, scudi, funi per tirare e abbattere la recinzione posta attorno all'argine) le forze dell'ordine, che avevano risposto 'scalando' le reti per poter tagliare le funi tirate dagli antagonisti, ed ancora con getti d'acqua, che avevano costretto i No Tav ad una ritirata nella folta vegetazione. L'attività info-investigativa ha permesso alla Digos l'identificazione e la segnalazione alla magistratura - per reati che vanno dalla violenza privata all'interruzione di pubblico servizio, all'invasione di terreni - 56 persone, due delle quali minorenni. (ANSA).
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi