A Parigi la mostra su Azzedine Alaia si sdoppia

(di Patrizia Vacalebri) (ANSA) - ROMA, 21 NOV - La Galerie Dior e la Fondazione Azzedine Alaia presentano eccezionalmente una doppia mostra (20 novembre - 3 maggio 2026) che mette in luce la figura dello stilista tunisino, collezionista e ammiratore di Christian Dior. Azzedine Alaia, scomparso nel 2017, cominciò a costruire una significativa collezione storica molto presto e nel massimo segreto, apprezzando in generale l'arte dei più grandi couturier del secolo scorso. Era un couturier schivo che creava una moda al di fuori dei canoni tradizionali. I suoi abiti in maglia seguivano anatomicamente le curve femminili evidenziandone la grazia von cuciture create ad arte. Il suo colore preferito era il nero e le sue muse erano le dive di un tempo Marlene Dietrich, Greta Garbo. Nel settembre del 1982 sfilò per la prima volta a New York, negli spazi del department store più lussuoso della Grande Mela, Bergdorf Goodman. Ad assistere al suo fashion show, in prima fila, c'erano tra gli altri Paloma Picasso e Andy Warhol. Ma a lui non piaceva il clamore del successo, era modesto al punto di rifiutare la Legion d'Onore. Dopo 60 anni di carriera diceva di sentirsi ancora "un debuttante". Dior occupava un posto speciale nel collezionismo di Alaia, con circa 600 pezzi ora accuratamente conservati dalla Fondazione Azzedine Alaia. Oltre un centinaio di questi vengono svelati per la prima volta nella mostra nella Galerie Dior, sottolineando l'ammirazione dello stilista per Christian Dior e i suoi successori, da Yves Saint Laurent a John Galliano. "I modelli di Christian Dior - commenta Olivier Saillard, direttore della Fondazione Azzedine Alaïa - testimoniano la ricerca instancabile che Azzedine Alaia aveva incrollabilmente dedicato al suo stilista preferito. Alla ricerca dei misteri degli abiti e delle delicate strutture che fanno 'rizzare' le vaporose sottovesti, ha sapientemente riunito gli oggetti dei suoi sogni adolescenziali". Contemporaneamente, la Fondazione Azzedine Alaia presenta una mostra unica delle opere di questi due "maestri della couture" nella sua sede parigina. Azzedine Alaia, assunto da Dior per alcuni giorni nel 1956, conservava bei ricordi degli impegnativi atelier di avenue Montaigne. Una trentina di modelli di Christian Dior collezionati da Azzedine Alaia, esposti insieme a un numero analogo di sue creazioni, dimostrano come l'influenza dell'inventore del New Look si sia espressa nell'opera del couturier francese di origine tunisina. Curata da Olivier Saillard, in collaborazione con Gael Mamine, questa doppia mostra offre una nuova interpretazione della storia della maison Dior attraverso gli occhi di un collezionista attento, svelando al contempo una serie di affascinanti corrispondenze tra Christian Dior e Azzedine Alaia. Il catalogo della mostra, "Azzedine Alaïa e Christian Dior, due maestri della couture", è pubblicato da Damiani. Sono 112 pagine e 90 illustrazioni. Rilegato in due versioni, francese e inglese. La pubblicazione è prevista a dicembre. (ANSA).
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