A 14 anni sull'altalena, multata mamma dai Vigili a Rimini

Madre denuncia il caso. Per agenti era pericolo per altri bimbi

(ANSA) - RIMINI, 18 GIU - Col suo comportamento rischiava di ferire i bambini più piccoli che stavano giocando al parco. Per questo motivi i Vigili Urbani di Rimini hanno multato la mamma di un 14enne che stava utilizzando un'altalena, facendola volare sulle teste dei più piccoli, al parco Pertini di Miramare. Come riporta la stampa riminese, i fatti risalgono al 28 marzo ma solo quando la mamma si è vista recapitare la multa ha denunciato l'accaduto pubblicamente. Quel giorno, durante un servizio di controllo del territorio, a partire dal corretto utilizzo di parchi e aree verdi si è verificato un increscioso episodio con la mamma del 14enne. Due agenti della Polizia Municipale mentre stavano verificando la tenuta dei parchi come l'ingresso ai cani, il transito dei veicoli, l'uso dei giochi per bambini, l'accensione fuochi, accampamenti, situazioni di incuria e pericolo, hanno notato un utente del parco, con una apparentemente età superiore a quanto consentito dai regolamenti specifici. La regola vigente nella maggior parte dei parchi italiani prevede un'età non superiore ai 12 anni per l'uso di attrezzature riservate ai bambini piccoli. In quel caso specifico il ragazzino evidentemente più grande stava utilizzando le altalene dei bambini peraltro lì presenti - secondo i Vigili Urbani - in modo pericoloso e non idoneo, tale da mettere a repentaglio la sicurezza delle persone. Nello specifico il ragazzo per due volte lanciava in aria l'altalena, sollevandone il sedile fino a farla roteare in alto sull'asta orizzontale dell'altalena stessa e subito dopo vi si sedeva, spingendosi con tutta forza avanti e indietro. Uno degli agenti si era così avvicinato, spiegando al ragazzo che quello non era un uso corretto dell'attrezzo. Nel frattempo, si è fatta più vicina la mamma che rivolgendosi agli agenti aveva detto loro che non c'era nessun problema, perché se si fosse rotta l'altalena, lei l'avrebbe ripagata. Gli agenti della Municipale a quel punto hanno spiegato che quello non era un utilizzo corretto, ma la donna aveva insistito chiedendo, ma "che problema c'è? Io pago se la rompe". Una risposta che per gli agenti era stata ostile. Alla richiesta di quanti anni avesse il ragazzo, lei stessa rispondeva 14 anni. Dopo qualche attimo di tensione - durante il quale la donna digitava sul cellulare dichiarando di chiamare il marito poliziotto - le cose poi si erano calmate. Nei giorni successivi era stata a elevata una sanzione di 50 euro per la violazione di utilizzare i giochi dei bambini da parte di chi abbia superato i 12 anni di età. (ANSA).

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