Feltre, insulti razzisti e lesioni: operaio a processo

L’uomo di 44 anni è accusato di aver colpito un collega nordafricano facendogli perdere un testicolo con un calcio. L’episodio è avvenuto a Cimadolmo. La procura contesta l’odio etnico

Marco Filippi

Lesioni personali gravi con l’aggravante dell’odio etnico. È la pesante accusa che la procura della Repubblica di Treviso contesta a Gianluca G., 44 anni di Feltre, dipendente di un’azienda agricola di Cimadolmo, nel Trevigiano. L’uomo (difeso dall’avvocato Stefano Pietrobon) è accusato di aver picchiato un collega nordafricano perché non stava svolgendo bene il suo lavoro. Dopo averlo riempito di insulti razzisti, l’avrebbe picchiato brutalmente fino a fargli perdere un testicolo a causa di un calcio violento rifilatogli con le scarpe da lavoro. Giovedì 13 ottobre a Treviso il caso è approdato davanti ai giudici del collegio, presieduto da Laura Contini (a latere Petra Uliana e Sara Pitinari).

S’è trattato della prima udienza dibattimentale nel corso della quale è stato sentito il lavoratore nordafricano (costituitosi parte civile con l’avvocato Barbara Camerin), che ha ripercorso la vicenda, confermando sostanzialmente le accuse messe nero su bianco nel capo d’imputazione dal pubblico ministero Anna Ortica.

Il fatto risale al periodo Covid. Era il 14 giugno del 2021 quando l’imputato ebbe un’accesa discussione con il collega nordafricano, all’epoca un 29enne residente a Maserada, all’interno di un’azienda agricola di Cimadolmo che alleva bestiame.

In altre parole l’uomo avrebbe iniziato a ricoprire di insulti razzisti il collega perché a suo giudizio non stava effettuando bene il suo compito. Dagli insulti, si è passati presto alle vie di fatto. L’operaio feltrino iniziò a rifilare pugni in faccia e alla schiena del nordafricano fino a costringerlo a piegarsi su sé stesso per attutire i violenti colpi. Ad un certo punto, l’imputato avrebbe rifilato un violentissimo calcio ai testicoli del nordafricano.

Per quel colpo il nordafricano fu costretto ad andare all’ospedale dove i medici del Ca’ Foncello, per la gravità della ferita, decisero di asportargli un testicolo. Il processo a carico del feltrino prosegue a fine febbraio con l’audizione dei testimoni della pubblica accusa e della parte civile.

 

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