Treno a vapore e costumi storici a Belluno

BELLUNO. Una folla di curiosi ed appassionati di treni a vapore ha riempito la stazione di Belluno per la tappa del «Treno della solidarietà», organizzato da Medici con l’Africa Cuamm e dall’assocazione Ferrovieri con l’Africa per sostenere il progetto «Prima le mamme e i bambini a Pujehun» in Sierra Leone.
Partito da Treviso il treno a vapore ha fatto il suo ingresso in stazione a Belluno attorno alle 11.30, per poi ripartire, dopo aver fatto rifornimento di acqua, verso Ponte nelle Alpi e Santa Croce del Lago, dove si è svolto il momento ufficiale della iniziativa. Treno con sedili di legno, come ovvio per un convoglio a vapore, pieno di persone, anche con gruppi in costume d’epoca che hanno attirato l’attenzione dei bellunesi armati di macchina fotografica e cellulare. A Belluno molti sono scesi per inforcare le biciclette e raggiungere Santa Croce del lago sulle due ruote. Le bici sono arrivate a Belluno grazie ai mezzi della Dolomitibus.
A scegliere questa modalità per l’ultimo tratto del tracciato, anche l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti.
«I medici con l’Africa Cuamm sono una vera forza» spiega. «Abbiamo già fatto delle iniziative insieme, anche l’anno scorso, sempre con il treno a vapore, quella volta con lo scopo di parlare di salute e sanità, questa volta invece si tratta di una raccolta di fondi per uno dei loro progetti». Ad accogliere i viaggiatori scesi dal treno per la sosta bellunese, anche una orchestrina.
Il pomeriggio ha visto poi il ritrovo di tutti, quelli arrivati in bicicletta e quelli arrivati con il treno, al parco del lago di Santa Croce, dove si è tenuta una festa a base di cibo, musica e intrattenimenti per i bambini.
Nel tardo pomeriggio il rientro a Treviso con il treno.
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