Tremila spettatori a Sedico per la sfilata di Carnevale

SEDICO. Il primo carnevale dell’anno non delude mai le aspettative e, anche per il 2018, la sfilata dei carri a Sedico anima con musica, gioia e tanto colore le vie del centro, lasciando tutti, dai bambini ai nonni, a bocca aperta davanti alle grandi sculture di cartapesta in movimento trainate dai trattorini delle associazioni. Quest’anno, oltre allo sforzo dei partecipanti per la realizzazione dei carri e la grande macchina messa in piedi come di consueto dalla Pro Loco per l’organizzazione del calendario di eventi, grande attenzione è stata posta sulla questione sicurezza, visti i recenti tragici eventi che hanno insanguinato altri momenti di festa in tutta Europa.
«Non è stato facile venire incontro a tutte le nuove norme di sicurezza imposte per questo tipo di manifestazioni, ma siamo riusciti a rispettarle e a fare il pieno di gente portando in piazza circa tremila persone» spiega Claudio Mezzavilla, presidente della Pro Loco di Sedico. «Inizialmente avremmo dovuto posizionare dei New Jersey in cemento lungo le vie d’accesso al centro, ma, avendo diversi eventi in programma, sarebbe stato complicato spostarli ogni volta per poi riposizionarli, così abbiamo usato dei camion per sbarrare le strade contro possibili intrusioni».
Oltre a problemi di tipo logistico, la questione sicurezza ha mobilitato anche un numero maggiore di volontari rispetto al solito: «Circa quaranta persone ci hanno aiutato a mantenere l’ordine e a distribuire le consegne di sicurezza in italiano e in inglese all’ingresso della festa» continua Mezzavilla «quest’anno abbiamo speso molto in questo senso ma i tanti partecipanti che hanno accolto i carri in piazza ci hanno ripagato di tutto».
Magnifici, come sempre, i quattro carri realizzati dalle associazioni, bellunesi e non: Gruppo Roe, Amici del Carnevale 2.0, Elisir e Bociasse, che hanno portato a Sedico un allegro chirurgo, una gigantesca tigre con tanto di drago al seguito, i colori di Rio, pardon, “Roe do Brasil” e persino la corte di Lucrezia Borgia.
Subito dopo la musica e i balli dei carristi, sono arrivati in piazza i gruppi delle Pro Loco di Lozzo di Cadore e di Trichiana e le maschere dei friulani di Lis Mascaris. La comitiva cadorina, in particolare, ha sorpreso e portato scompiglio tra gli spettatori per via del suo dispettosissimo diavolo spazzacamino che, da dietro la sua maschera lignea tradizionale, scappava continuamente al suo cavaliere custode per andare a importunare le belle ragazze tra il pubblico e sporcarle con le sue manacce nere di fuliggine. Durante la giornata sono stati venduti i biglietti della lotteria di carnevale il cui ricavato verrà donato alla Pro Loco di Colmurano, in provincia di Macerata, per sostenere la ricostruzione di una delle zone colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016.
Fabrizio Ruffini
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi