Questo “Bestiario”: così La Gnaga mostrerà l’uomo e il suo contrario

VAL DI ZOLDO
Il “Bestiario” è il nuovo tema del concorso dei volti lignei collegato al fine settimana dal primo al 3 febbraio che Fornesighe dedica alla “Gnaga”.
«Il tema della 29esima edizione del concorso» spiegano il presidente Giovanni Giacomel e il consigliere Gianni De Pellegrin dell’associazione culturale Al Piodech Zoldan, «è di facile interpretazione e tante saranno le maschere che saranno inviate. È una interazione fra bestie e uomini perché ogni animale ha il suo significato. Quindi è un tema che identifica i difetti dell’uomo rappresentati dal mondo animale. I lavori verranno giudicati da due giurie, quella popolare e l’altra da esperti del mondo dell’arte».
Il concorso è abbinato alla sfilata di Carnevale dedicata a figure e personaggi della cultura popolare. «Da qualche anno se prima c’era un richiamo solo provinciale, ora le maschere arrivano da tante regioni: Lombardia, Piemonte, Trentino, Friuli e naturalmente dal Veneto con in testa la provincia di Belluno. Già hanno telefonato in tanti, in primis quelli che hanno partecipato negli anni scorsi e a giorni dovrebbero arrivare le prime maschere.
Inoltre numerose saranno le maschere della sezione giovani perché in tanti hanno partecipato ai corsi di intaglio portati avanti dai due artisti del legno Alessio De Marco e Pompeo De Pellegrin».
“Al Piodech Zoldan” è un sodalizio affiatato.
«Siamo un piccolo gruppo ben coeso e siamo riusciti a offrire manifestazioni di alto livello. La speranza è che il tempo ci dia una mano. Negli ultimi quattro anni abbiamo dovuto fare acrobazie perché è sempre nevicato».
E così nel delizioso e tipico paesino incastonato fra le montagne sfila il corteo preceduto dal “Matazin” carico di campanacci per chiamare a raccolta lo sposo, la sposa, il loro bimbo, la balia, il compare e soprattutto il personaggio più importante, la “Gnaga”, un personaggio doppio che si compone della sagoma di una anziana signora dagli ingombranti zoccoli in legno costretta, nonostante l’età a portare sulle sue spalle, nella gerla, un giovane che sorride giulivo.
Il personaggio è antico (fine dell’ottocento) ed è comune in tutta la cultura alpina: simboleggia l’inverno (il vecchio) che porta la primavera (il nuovo). Tra i vecchi tabiai ci sono personaggi di “fil di ferro” vestiti con vecchi panni che raffigurano le tradizioni e i mestieri di un tempo come “lo squarador”, gli “sfende legna” e tanti altri mestieri.
Non solo “Gnaga”.
Il venerdì laboratorio per bambini con Vincenzina Dorigo. Il sabato laboratorio di intaglio maschere e dimostrazione di scultura, spettacolo per i bamini, cena in latteria e musica.
Domenica sfilata del corteo della “Gnaga”, le premiazioni e naturalmente apertura cucina e stand gastronomici.
La manifestazione ha il patrocinio del Comune Val di Zoldo, in funzione il servizio di navetta da e per Ciamber.
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