Mel tra i “Borghi più belli” per arte, cultura e ambiente
I valutatori hanno dato il via libera. Il sindaco Cesa: «Sono stati apprezzati anche gli interventi di riqualificazione urbana e di salvaguardia della storia»

Mel tra i "Borghi più belli d'Italia"
MEL. Il centro storico, il castello di Zumelle, l’ambiente rurale tra il Piave e le creste delle Prealpi, gli aspetti naturalistici, i prodotti locali, la cultura e l’archeologia.
Ma anche la tradizione, conservata e promossa grazie agli eventi realizzati da diverse realtà, come Pro Loco, Gruppo Teatrale, Corale Zumellese. Tutti elementi che hanno convinto gli esperti valutatori ad ammettere Mel nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, sodalizio nato nel 2001, su impulso della Consulta del turismo dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), con l’intento di contribuire a salvaguardare, conservare e valorizzare i piccoli nuclei.
La bella notizia per Mel è arrivata martedì sera, dopo il via libera del direttivo dell’associazione. La possibilità di inserimento nella prestigiosa rete era però già nell’aria da diverse settimane. E i commissari si erano recati nel comune della Sinistra Piave per visionare se il borgo storico aveva i requisiti necessari per entrare nel circuito.
«Finalmente l’attesa notizia, con tanto di conferma, è arrivata», sottolinea il sindaco di Mel, Stefano Cesa. «Ad essere apprezzati sono soprattutto gli aspetti storico-artistici e ambientali. Ma anche tutti gli interventi di riqualificazione urbana e di salvaguardia del patrimonio storico portati avanti in questi anni dall’amministrazione comunale, oltre a quelli in corso di realizzazione».
Oggetto di valutazione anche gli interventi realizzati negli ultimi anni dai privati, proprietari degli immobili che si affacciano alla piazza e alle vie di accesso del centro. «Tutti elementi che hanno contribuito a valutare positivamente l’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato», aggiunge Cesa, «oltre alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino».
Mel vanta già da diversi anni la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. E ora è il secondo borgo in provincia di Belluno, dopo Sottoguda di Rocca Pietore, ad essere riconosciuto tra “i belli”. “Belli” che, in tutta Italia, sono meno di 300. Per rendersi conto del gran valore del riconoscimento basta citare alcuni nomi, veri gioiellini italici: Borghetto, Asolo e Montagnana in Veneto, Polcenigo e Valvasone Arzene in Friuli, Giglio Castello e Porto Ercole in Toscana, Norcia e Spello in Umbria. Ma nella rete ci sono anche Follina e Cison di Valmarino.
«È il primo caso, in tutta Italia, di territori confinanti ad aver ricevuto l’attestazione di borgo più bello d’Italia», mette in risalto Cesa, «una straordinaria e rara opportunità, volano turistico a beneficio non solo dei tre comuni, ma dell’intero contesto territoriale delle Prealpi trevigiane e bellunesi».
Il primo cittadino di Mel tiene poi a dare a ciascuno i propri meriti: «Questo riconoscimento va dedicato a tutte le associazioni del volontariato che operano in tutti i settori – sociale, tutela ambientale, cultura e promozione turistica del territorio – per i numeri impressionanti di ore gratuitamente dedicate alla comunità e per la qualità di attività e manifestazioni portate avanti in questi anni», precisa. «Tutto questo deve rappresentare per l’intera comunità zumellese, dall’amministrazione comunale alle realtà di volontariato, dagli operatori economici e turistici a tutti i cittadini, motivo di vanto e di orgoglio. Ma al tempo stesso stimolo per proseguire nell’opera di migliorare continuamente il nostro territorio e di arricchirlo di manifestazioni per far decollare lo sviluppo di un turismo sostenibile, nell’identificazione di un marchio d’area e soprattutto nella volontà di generare quell’entusiasmo positivo e propositivo di intraprendenza per una nuova progettualità e potenziamento di un’economia turistica».
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