L'Autunno goloso del Capriolo di Vodo In cucina i Gregori
Da venerdì nuovi itinerari gastronomici dietro i fornelli una famiglia di chef

Una delle tappe di Altogusto degli anni scorsi al Capriolo di Vodo
VODO DI CADORE.
Un tempo era l'edificio postale che, dagli inizi dell'800, serviva la nascente "Strada d'Alemagna" voluta per collegare Venezia con il Tirolo e la Baviera attraverso le Dolomiti. Oggi la rimessa per cavalli e carrozze non c'è più, ma la sosta risulta sempre utile e piacevole. Stiamo parlando di Vodo e di uno dei locali storici che qui continua ad essere gestito dalla "mitica" famiglia Gregori. Al ristorante "Al Capriolo", in una casa che conobbe i fasti dell'età asburgica ed il blasone di tanti illustri personaggi in transito sì, ma non tanto da non sedersi per apprezzare vitto ed alloggio offerti da quel ridente paese cadorino non lontano dal confine austriaco, cibi e vini di qualità sono divenuti ormai tradizione. A cavallo di prima e seconda guerra mondiale la famiglia Gregori subì un grave tracollo ed alcuni suoi membri dovettero emigrare all'estero a fare i gelatai. Tra loro c'era Pietro Gregori, nonno degli attuali gestori, che, ritornato dall'Olanda nel 1950, decise di riaprire una locanda con cucina, come s'usava in quei tempi: una bella storia di buon gusto e calda accoglienza continuata dal figlio Giacomo con la moglie Marina e poi dai loro figli Massimiliano e Pietro. Da metà ottobre il loro ristorante accompagnerà alla scoperta di itinerari enogastronomici all'insegna dei sapori e dei profumi tipicamente autunnali. L'iniziativa si intitola "Autunno Goloso" e avrà la sua prima tappa venerdì alle 20.30 con cena a base di oca, anatra e pernice, sposate ai vini bianchi della Wachau. A fine serata ci sarà la degustazione di vecchie annate 1986-88 e l'evento avverrà in collaborazione con l'Enoteca di Cortina e l'Azienda Nikolajhof. Venerdì 29 ottobre, sempre alle 20.30, la serata si inserirà nel contesto del circuito "Alto Gusto - Itinerari della grande cucina delle Dolomiti Bellunesi" e sarà all'insegna de "Le Dolomiti... patrimonio goloso dell'Unesco", in collaborazione coll'azienda agricola Andreola di Valdobbiadene e la Tenuta S. Leonardo del Trentino. Il menù prevede un'autentica riscoperta di sapori antichi e nuovi della cucina alpina con degustazione di vini opportunamente abbinati. L'associazione "Alto Gusto" è nata nel 2006 ed unisce diversi ristoranti del Bellunese (Puos d'Alpago, Belluno, Vodo, Canale d'Agordo, Pieve d'Alpago, Sappada, Cortina e Passo Giau) tutti accomunati dall'amore per la propria terra, la sua cultura e la sua tradizione culinaria, nonché dalla volontà di richiamare odori e sapori del territorio senza rinunciare a priori ad una cucina nuova ed innovativa. Per saperne di più e per il programma dei successivi venerdì (in novembre il re in tavola sarà il tartufo) si consulti www.alcapriolo.it e www.ristorantialtogusto.eu.
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