La battaglia di Longarone, mostra e cerimonie

Ricordato uno degli episodi più tragici che ha coinvolto il Bellunese cento anni fa, dopo Caporetto
LONGARONE . Celebrata la festa delle forze armate e unità nazionale con il ricordo della battaglia di Longarone. Quest’anno infatti ricorre il centenario dell’importante episodio storico che segnò la fase finale della Grande Guerra.


Come di consueto si è svolta la cerimonia religiosa e civile, tornata dopo anni nel capoluogo dopo varie tappe nelle frazioni. Ampia la partecipazione dell’amministrazione comunale e delle varie rappresentanze di forze dell’ordine e associazioni come Ana, carabinieri in congedo, protezione civile e emigranti.


La deposizione della corona si è svolta quindi al monumento ai caduti della prima guerra mondiale in piazza Gonzaga con la benedizione a cura del parroco don Gabriele Bernardi. I presenti, insieme ad alcune classi delle scuole medie, si sono poi recati in municipio dove per circa una settimana sarà allestita una mostra dedicata alla battaglia di Longarone curata dalla Pro Loco.


La rassegna è frutto di un progetto di servizio civile curato da Gianluca Lovisotto e Marco Campus con la collaborazione di Marco Rech e Giovanni De Donà che hanno fornito documenti e foto d’epoca.


Per l’occasione sono state inserite alcune opere in ferro dell’arista Giuseppe Levis di Provagna che ha ricordato il nonno soldato: «Era un fante impegnato in vari fronti sulle Dolomiti. Mi ha lasciato il suo taccuino da cui ho tratto molti aneddoti, tra cui le sue tecniche di sopravvivenza sentendo il suono dei proiettili, usandoli poi anche per le mie sculture. Pochi giorni prima della battaglia è passato qui a Longarone. Ai giovani dico di usare la manualità e non solo i cellulari». La battaglia di Longarone si svolse il 9 novembre 1917. Nella vallata del Piave furono catturati migliaia di soldati italiani provenienti dal Cadore in fuga da Caporetto dalla forze tedesche e austriache provenienti dalla valle del Vajont, che erano in ampia inferiorità numerica, guidate dal giovane tenete Erwin Rommel. Rommel è anche legato al territorio in quanto alcune fonti affermano che la moglie Lucia Maria Molin sia originaria della frazione di Pirago. A questo proposito sabato prossimo ci sarà al centro culturale una serata di approfondimento con spettacolo teatrale.


Enrico De Col


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